(Ch. C.), Il Sole 24 Ore 29/4/2014, 29 aprile 2014
SORGENIA, L’APERTURA A CIR E VERBUND
Alla fine l’attesa risposta delle banche alla lettera di Cir è arrivata. I toni, pacati e in linea con la missiva della holding, e i contenuti lasciano intendere che a breve si potrebbe davvero entrare nella fase finale della trattativa. Cir chiedeva di aprire un tavolo per discutere alcuni punti della proposta degli istituti su cui è sostanzialmente in disaccordo, a partire dall’aumento di capitale da 400 milioni, a servizio della conversione del debito, iperdiluitivo per gli attuali soci visto che considera il patrimonio netto pari a zero. Le banche, nella propria replica (inviata anche a Verbund), si dicono sì pronte ad aprire un tavolo quanto prima, ma precisano che il patrimonio netto di Sorgenia è negativo, altrimenti non si spiegherebbe il debito in eccesso di 600 milioni. Chiarito questo concetto, gli istituti sottolineano che gli incontri con il gruppo energetico per la definizione del piano di ristrutturazione proseguono in modo "costruttivo" e che è stato creato uno steering committee bancario, comprendente Mps, UniCredit, Intesa, Ubi, Bpm, Banco Popolare e Portigon, che d’ora in poi gestirà le trattative con Cir, ciascuna parte supportata dai proprio advisor. La sensazione, insomma, è che il negoziato sia arrivato alla stretta finale e c’è chi non esclude che le banche possano aprire uno spiraglio sulla valutazione, oggi al nominale, dei crediti nei confronti di Sorgenia. Nessuna apertura, invece, da parte degli istituti al possibile acquisto del 46% di Verbund.
(Ch. C.), Il Sole 24 Ore 29/4/2014