Fabrizio d’Esposito, Il Fatto Quotidiano 27/4/2014, 27 aprile 2014
ROTONDI: “B. NON CAPISCE PIÙ LA POLITICA”
[Intervista a Gianfranco Rotondi] –
Il Condannato nell’inferno della psiche. Più che prigioniero o burattino della banda dei quattro, alias il cerchio magico della Pascale e della Rossi, di Toti e di Dudù. La politica non serve più a spiegare il Berlusconi crepuscolare. Occorre la psicoanalisi. Parola di Gianfranco Rotondi, l’ultimo democristiano di Forza Italia nonché premier del governo ombra del centrodestra.
Rotondi lei è preoccupato.
Leggo segnali che mi amareggiano.
A Berlusconi non piace il governo ombra.
In più avrebbe l’orticaria quando gli passano alcune mie dichiarazioni. Io che non ho fatto altro che difenderlo, per vent’anni.
Un destino triste. Ci è passato Bonaiuti, ci sta passando Bondi.
Ecco, questa è un’altra cosa che non capisco. Ci sono i voti da prendere per le Europee e noi facciamo una sorta di congresso di partito.
Il tormentone aperto dalle critiche di Bondi.
Il mio amico Bondi, per il diritto, è ancora il rappresentante di Forza Italia. E cosa fa? Scrive una lettera per dire che il centrodestra ha fallito ed è finito.
Anche lei è critico però, da tempo.
Certamente, e condivido pure alcune cose dette da Sandro. Non mi trovo d’accordo sul punto d’arrivo: l’appoggio a Renzi. Ma questa è politica.
Invece il problema non è politico?
Berlusconi è prigioniero di uno choc, non del cerchio magico.
Lo choc della condanna?
No, del tradimento di Alfano. Da allora si è convinto che ognuno, compreso il sottoscritto, può essere il prossimo, e ha litigato con la politica. Lo sa come me lo immagino?
No.
Vedo un Inferno. Da un lato i ritratti di Fini, Casini e Alfano, i traditori. Sull’altra parete, quelli degli ancora fedeli e leali, come me e Fitto.
Un Inferno di grande sofferenza.
Ecco, quei ritratti, il mio e quello di Fitto, lui vorrebbe già spostarli sulla parete opposta. Il Cavaliere è un esperto di profezie autoavveranti.
Vuol dire che anche Rotondi va via?
Io sono dispettoso. E il mio supremo dispetto a Berlusconi sarà quello di rimanergli fedele, anche se sono dispiaciuto per quello che leggo. Parla male di me e bene di Travaglio.
Un segno di follia per lei?
Non vorrei che finisse proprio come dice Travaglio.
A fare il Pentito di Arcore.
Berlusconi non avrebbe nulla da pentirsi, è la persona più onesta che conosca, ma ha un atteggiamento che mi inquieta. Potrebbe confessare di essere stato costretto a fare il Caimano perché circondato da tanti pescecani.
Da quanto tempo non lo vede?
Un mesetto circa.
Un tempo infinito in politica.
Ma la politica non conta più in questa vicenda, glielo ripeto.
Cosa dovrebbe fare l’ex premier Silvio Berlusconi?
Per me non c’è altra strada dalle riforme, anche se si arriva terzi dopo Renzi e Grillo.
A lei comunque rimane il governo ombra.
Il Berlusconi di un tempo avrebbe incentivato questa iniziativa, non boicottato.
Come vanno i lavori?
Più che altro siamo un think tank.
Fabrizio d’Esposito, Il Fatto Quotidiano 27/4/2014