Federico Rampini, la Repubblica 29/4/2014, 29 aprile 2014
LUSSO E CIBO ITALIANO, COSI’ RINASCE IL WORLD TRADE CENTER
Il World Trade Center rinasce e si aggiunge anche una nuova vocazione: sarà shopping mall di lusso, per cavalcare la ripresa dei consumi americani nell’epicentro delle due crisi più gravi. È l’occasione in cui Eataly “raddoppia” a New York, oltre a espandersi su Chicago, Los Angeles e Philadelphia. E costringe i cugini francesi a correre ai ripari “inventandosi” un emulo che tenti di risollevare le sorti del made in France. Il tempio del cibo italiano a New York, dopo il successo della sua prima sede nel cuore di mid-Manhattan (dirimpetto al grattacielo Flatiron), è pronto a conquistare anche la punta Sud dell’isola. Il secondo Eataly, 4000 metri quadri, si rivolgerà alla clientela che lavora nell’area di Wall Street, decine di migliaia tra dipendenti di banche, Borsa, assicurazioni, studi legali. Oscar Farinetti è arrivato per la firma del contratto e annuncia stasera a New York il “raddoppio” in un’area- simbolo della Grande Mela: a poca distanza da Ground Zero e dal memoriale per le vittime dell’11 settembre.
Il World Trade Center è un’icona della capacità di rinascere e risollevarsi, di cui i newyorchesi vanno fieri. A pochi metri da lì, due crisi storiche hanno avuto il loro epicentro: l’attacco terroristico del 2001, poi il crac sistemico della finanza nel 2008. Il Wtc è anche una gigantesca operazione commerciale all’insegna della riscossa economica Usa. Eataly non è l’unico marchio prestigioso ad avere firmato il contratto di locazione per i nuovi spazi commerciali al piano terra del World Trade Center 4. Secondo le anticipazioni del New York
Post , la società Westfield Group, che ha l’esclusiva delle locazioni commerciali al World Trade Center (Wtc), ha anche convinto Apple, Canali, Hugo Boss, Mont Blanc, Breitling e Varvatos. In dirittura d’arrivo ci sarebbero anche Armani, Tiffany’s e Tom Ford. Il Wtc diventerà così un’area da shopping di gran lusso, un’alternativa agli indirizzi tradizionali sulla Quinta Avenue o sulla Madison.
Westfield ha investito 1,4 miliardi di dollari per garantirsi tutti gli spazi commerciali del pianterreno. Una volta riempite le caselle, la data dell’inaugurazione dovrebbe essere nell’estate del 2015. È in corso anche una guerra tra colossi della speculazione immobiliare. Di fronte al Wtc 4, sulla West Street, un concorrente di Westfield cerca di attirare grandi nomi del lusso offrendo affitti
“scontati”. Il concorrente è Brookfield Place e la sua azione di disturbo genera un curioso “gemello” nel campo enogastronomico. Di fronte Eataly, arriverà Le District, tentativo francese di riprodurre la formula di Farinetti: un grande spazio dedicato all’alimentazione made in France . I media newyorchesi da tempo sottolineavano l’assenza di una “risposta transalpina” a Eataly.
Dietro questa gigantesca operazione urbanistica e immobiliare, un intero quartiere ridefinisce la propria identità. Wall Street cambia pelle scoprendosi anche una nuova vocazione abitativa. I fitti nella punta Sud di Manhattan sono meno esosi che nel Village, a Chelsea, o nell’Upper East e Upper West. Uno degli spazi studiati per attirare il consumatore è chiamato Oculus, sorta di mega-aquario con un coperchio mobile e trasparente. Lì attorno e poi nel grande corridoio di transito per i passeggeri della metropolitana e della ferrovia Path, un Gotha del lusso globale prepara lo sbarco. Dai cioccolatini belgi Godiva all’intimo di Victoria’s Secret, dalle scarpe Clark agli orologi Invicta. Ai piani alti, negli uffici, è pronto un altro genere di sbarco: alcuni gruppi multimediali, primo fra tutti Condé Nast, abbandonano l’area di Times Square per venire vicino a Wall Street.