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 2014  aprile 25 Venerdì calendario

ESTATE SENZA VILLA LA CERTOSA: SI VENDE


La sede di quello che fu il governo balneare di Berlusconi, un misto di bandane, ballerine e improbabili capi di Stato stranieri, potrebbe finire nelle mani di Tamim Al Thami, l’emiro del Qatar affetto da shopping compulsivo. Il proprietario della Costa Smeralda avrebbe messo sul piatto della bilancia 400 milioni di euro e pare che questa volta l’ex Cavaliere ci possa pensare. Sicuramente, per la prima volta, a parte permessi straordinari, non potrà usufruire di quel paradiso molto kitsch che Berlusconi si costruì a pochi passi dal mare.
Vulcani, accessi sotterranei, un anfiteatro, piante da tutto il mondo, l’attracco per gli yacht di casa. La residenza di un emiro, appunto. Senza che Berlusconi lo fosse.
La leggenda racconta che si innamorò della casa a prima vista e fece staccare l’assegno senza neanche trattare. Le carte giudiziarie, invece, raccontano di feste tra decine di donne e le fotografie di Antonello Zappadu documentano ragazze in topless e con gli stivali alti, passeggiate mano nella mano con veline e consigliere provinciali.
Una storia controversa che si avvia verso la chiusura. Anche perché Berlusconi non si sentiva più protetto tra quelle 26 stanze e i 4500 metri quadrati calpestabili. A differenza della roccaforte di Arcore, pressoché inviolabile, Villa Certosa è stata la madre di una parte dei guai giudiziari del signor B.
È stato LÌ che per la prima volta si è capito che le memorabili feste potessero avere finali a sorpresa, tra ballerine più o meno vestite e qualche grammo di cocaina nelle tasche di ospiti dalla reputazione almeno compromessa, come Gianpiero Tarantini. È lì che soggiornò una Noemi Letizia ancora minorenne e, ancora lì, nacque la copertina di Oggi con un Silvio accoccolato tra quattro ragazze che bazzicavano programmi televisivi con ruoli minori. Sempre qui, in questo parco di 120 ettari tra le rocce galluresi e il mare, che prese forma l’’more tra Barbara e l’ex calciatore del Milan, Alexandre Pato, poi naufragato. Ancora qui, pare, finì l’amore tra il presidente e Veronica Lario, stanca delle abitudini libertine del marito.
Non meglio sono andate le visite dei capi di Stato ai quali Berlusconi teneva a mostrare il suo capolavoro di architettura e cattivo gusto. La visita di Tony Blair che volle andare a fare una passeggiata a Porto Rotondo finì per essere classificata come una bandanata: il governo non trasse nessun beneficio dai rapporti un po’ veri e un po’ millantati con Downing Street e finì con una camminata con Berlusconi munito di bandana sul capo a ripararsi dal sole o, secondo le malelingue, riparare la sua chioma che non c’era. Sorvoliamo sul capitolo che riguarda Mirek Topolanék, già primo ministro della Repubblica Ceca, fotografato nudo – copyright ancora Zappadu, pubblicate su El Pais – tra le ragazze in atteggiamenti di facilissima interpretazione. Ospite, come già avvenuto a palazzo Grazioli, anche l’amico Vladimir Putin.
Ormai parliamo del passato. Sicuramente la residenza estiva della famiglia verrà negata a lui – ancora la maledizione di Villa Certosa – che dovrà trascorrere l’estate in affidamento ai servizi sociali e molto difficilmente il giudice gli concederà il permesso di trascorrere le vacanze in Sardegna. La prima volta dopo almeno vent’anni. E senza Berlusconi mancheranno dalle spiagge della costa anche tutti i cortigiani che hanno sempre tenuto a mostrarsi alle spalle del premier, a partire da Flavio Briatore, suo grande amico, e finire a Raffaella Zardo.

Emiliano Liuzzi, Il Fatto Quotidiano 25/4/2014