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 2014  aprile 26 Sabato calendario

BAR «Non mi piace farmi vedere, ho lavorato solo in due città: Empoli e Udine, posti dove si può bere il caffè al bar e la gente ti saluta senza disturbare» (Totò Di Natale)

BAR «Non mi piace farmi vedere, ho lavorato solo in due città: Empoli e Udine, posti dove si può bere il caffè al bar e la gente ti saluta senza disturbare» (Totò Di Natale). CAMPAGNA «Vengo dalla campagna, dove impari che la frutta non matura in un giorno» (Davide Ballardini). LAVORO «Per troppi anni non ho mai fatto un c...., non mi sono mai allenato seriamente come avrei dovuto. Se avessi fatto diversamente avrei reso come minimo il 30-40 per cento in più. Ho sempre fatto troppa fatica a trovare la cultura del lavoro» (Antonio Cassano). MANI «Il gruppo si forma se tutti parlano la stessa lingua e se ognuno è funzionale al gioco di squadra. Da soli non si ottiene niente se non qualche effimero successo: spesso mi rifaccio a quanto diceva Michelangelo, ovvero che la testa viene prima delle mani» (Arrigo Sacchi). SCARPE «Le scarpe che uso sono la mia faccia. E quelle che uso mi piacciono tantissimo» (Cristiano Ronaldo). GIAPPONESI «Adoro i giapponesi, veramente. Sono tutti educati, gentili, rispettosi. Quando spiego ai miei giocatori un movimento lo eseguono senza fare storie, altro che le continue obiezioni dei calciatori italiani... Ecco, lavorare in questo modo è proficuo e divertente. Sono un allenatore felice» (Alberto Zaccheroni, ct del Giappone). DISPERAZIONE «Nella mia squadra vorrei sempre Ibrahimovic. Nei momenti di difficoltà o addirittura di disperazione è quello a cui lanciare il pallone, nella speranza che poi ci pensi lui» (Gianni Rivera). SORRISI «Non ho fatto niente per quasi due anni, ma ho perso qualcosa, il nuoto mi è mancato. Non vedo l’ora di riprendere l’avventura delle gare, indipendentemente da dove mi porterà. Non so se andrò a Rio, solo il tempo potrà dirlo. Nessuno mi spinge a tornare a gareggiare, lo faccio solo per me. Tutto quel che posso dire è che mi trovo molto bene, sorrido tutto il tempo» (Michael Phelps). SORPASSI «Io preferirei che i sorpassi restassero difficili da effettuare. Perché in F. 1 è stato sempre così e chi riesce a superare è sempre molto apprezzato. Come un calciatore quando segna un gol» (Sebastian Vettel). RIVALI «Non potrò mai allenare il Barcellona, così come non potrò mai allenare la Juventus. Sono uno che si dedica in maniera eccessiva alla propria squadra per poi poter allenare il rivale» (José Mourinho).