Vittorio Sabadin, La Stampa 22/4/2014, 22 aprile 2014
ELISABETTA FA 88 E PUNTA A SUPERARE LA REGINA VITTORIA
La regina Elisabetta ha compiuto ieri 88 anni, più in forma, rilassata e felice che mai. È un buon momento. La salute è eccellente e tutto lascia pensare che riuscirà a superare, l’11 settembre del 2015, il record di 63 anni e 216 giorni di regno di Vittoria. Il marito Filippo è pieno di acciacchi, ma regge bene. Il nipote William sta facendo con la moglie Catherine e il piccolo George il tour «down under», in Nuova Zelanda e Australia. George ha conquistato tutti, e gli australiani che li applaudono e chiedono loro un «selfie» sembrano avere finalmente dimenticato che volevano uscire dal Commonwealth.
La Regina ha festeggiato in famiglia il compleanno privato. Quello ufficiale si celebra a giugno, con l’interminabile parata Trooping The Colour che tanto piace ai turisti. A ricordare l’anniversario di ieri resterà un bellissimo ritratto, scattato dal fotografo inglese David Bailey. In bianco e nero, riprende la Regina esattamente com’è quando non è alle prese con i doveri di un impegno ufficiale. Una signora che porta bene i suoi anni, ha un bel sorriso spontaneo, occhi vivaci e dolci. Si vede che è soddisfatta di sé, della vita che ha avuto, del ruolo nel quale conta di restare ancora a lungo. La foto è stata commissionata dal governo, per una campagna pubblicitaria mondiale chiamata «Great Britain» alla quale Elisabetta ha prestato volentieri il suo volto: è ancora lei la migliore ambasciatrice del suo Paese.
Del pranzo con i parenti non si può ovviamente sapere nulla, ma dietro l’allegria dei festeggiamenti c’era di certo qualche faccia scura. Gli osservatori di corte hanno da tempo notato alcuni cambiamenti nei rapporti all’interno della famiglia reale. I figli «minori» di Elisabetta, Edward e Andrew, sono stati messi un po’ in secondo piano nelle apparizioni pubbliche e Sophie, moglie di Edward, non è più la preferita della Regina. Anzi, è stata obbligata a omaggiare con il «curtsey» la cognata Camilla, moglie di Carlo, quando la incontra.
Il problema è sempre lei, Camilla. Ma c’è una importante novità. Elisabetta, che l’aveva definita «wicked» (maligna, perversa) ai tempi di Diana, sta facendo di tutto per legittimarla come moglie del futuro re. Al pranzo in onore del presidente irlandese Higgins, Camilla era seduta alla destra dell’ospite, indossando persino la tiara Greville che era la preferita della Regina Madre. Con Carlo, è stata invitata all’ultimo Opening of the Parliament, un privilegio inconsueto. E sempre con Carlo ha presenziato alla riunione dei capi di Stato del Commonwealth in rappresentanza di Elisabetta.
Gli esperti di cose reali hanno notato che il «royal progress» di Camilla ha ricevuto una spinta significativa, negli ultimi mesi. Senza mai dare l’impressione di volere qualcosa, Camilla ha ottenuto tutto. Diceva di non volere rovinare il matrimonio di Carlo e Diana e l’ha fatto; diceva di accontentarsi di essere l’amante del suo uomo e l’ha sposato; diceva di non desiderare titoli reali e ora è Sua Altezza Reale la Duchessa di Cornovaglia. La Regina – e certamente Camilla non voleva nemmeno questo – ha persino chiesto che sia nominata nelle preghiere in chiesa, insieme a lei, Filippo e Carlo.
L’ultima cosa che Camilla non vuole è diventare regina. Si accontenterà del titolo di Principessa consorte. Ma Elisabetta ha da tempo capito che Carlo, quando arriverà il suo momento di regnare, non potrà farcela da solo. Ha bisogno di qualcuno che lo indirizzi e tenga a bada le sue frustrazioni e i suoi umori. Camilla ha dimostrato di poterlo fare, e questo sarà un compito da regina.
Vittorio Sabadin, La Stampa 22/4/2014