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 2014  aprile 20 Domenica calendario

L’AVVENTUROSA TRAVERSATA


Se oggi un giovane sportivo e originale volesse andare a piedi da Thonon a Trento consulta Google Maps e trova che sono previste per i viandanti, dico sul serio, due strade. La prima di km 562 che percorre la Svizzera da Losanna al lago di Zurigo, valica lo spartiacque allo Stelvio, segue l’Isarco, tocca Merano, sfiora Bolzano e costeggiando l’Adige arriva alla meta in 111 ore. La seconda, un po’ più lunga (588 km), risale il Rodano per tutto il Vallese fino al Furkapass, scende in Ticino, tocca Lugano, Como, Bergamo, Brescia, aggira il Garda e risalendo l’Adige tocca Rovereto e arriva a Trento in 123 ore. Sarà tutto calcolato, ma chi con la testa a posto farebbe simili camminate? Invece giusto un secolo e mezzo fa il giovane inglese Douglas Freshfield di 19 anni partì alla volta di Trento da Thonon il 13 luglio con due compagni e una guida di Chamonix e ci arrivò il 27 agosto 1864, percorrendo un itinerario totalmente diverso, ben più allettante e avventuroso dei due proposti ai nostri giorni da Google Maps. Studente di Eton, educato fin da piccolo alle escursioni in patria e dall’età di 9 anni portato sulle Alpi dalla madre Jane, scrittrice e forte camminatrice, il giovane Freshfield non cerca di evitare le difficoltà e le incognite della barriera alpina, ma punta dritto su valli isolate, colli perduti e vette anche inesplorate per compiere un viaggio senza precedenti, che diverrà la prima traversata alpinistica. In precedenza si registrano i Voyages en zig-zag del ginevrino Rodolphe Topffer che tra il 1825 e il 1840 guidava in avventurose gite scolastiche sulle Alpi gli allievi del suo collegio. Ma i viaggi capostipiti sono quelli degli scienziati illuministi come Dolomieu (da cui come si sa Dolomiti) e soprattutto Horace Bénédict de Saussure, autore a fine Settecento dei Voyages dans les Alpes, maestro ben noto al giovane Freshfield che nella maturità gli dedicherà una biografia insuperata.
Il "supertrail" da Thonon a Trento è l’impresa che inaugura la carriera di uno dei più precoci, intraprendenti e longevi pionieri dell’alpinismo, che lasciò tracce sulle Alpi dalle Marittime alle Dolomiti. E fuori fu tra i primi a esplorare la catena del Caucaso e a spingersi in Himalaya per compiere il primo giro del Kanchenjunga, la terza vetta dopo l’Everest e il K2. Illustrò i suoi due volumi di Exploration of the Caucasus (1896) con le foto del biellese Vittorio Sella, che poi invitò a seguirlo in Himalaya per fargli illustrare Round Kanchenjunga (1903).
La traversata delle Alpi da Thonon a Trento è l’esordio che spalanca le porte dell’Alpine Club al ventenne Freshfield. Perché Thonon? Che è il capoluogo dello Chablais, provincia degli Stati Sardi che nella capitale Torino si chiama ancora Chiablese. Thonon-les-Bains come la vicina Evian, che si trova a metà della sponda savoiarda del lago di Ginevra, francese solo dal 1860 – e siamo nel 1864 –, è una variante per Chamonix, più avventurosa dell’ormai banale tragitto da Ginevra lungo la valle dell’Arve.
Freshfield che ha già visto i ghiacciai del Monte Bianco da ragazzino e l’anno prima ne ha già calcato la vetta, giunto a Ginevra all’alba con il treno della notte da Parigi, prende il battello per Thonon da dove comincerà il suo inedito trail con la piccozza in pugno fino a Trento, che lo porterà a salire quasi 50mila metri di dislivello. Guidato dal fido François Dévouassoud, da Chamonix raggiunge Zermatt per l’Haute Route che diverrà famosa, sale il Monte Rosa, poi spedisce i bagagli a S. Moritz e zaino a spalle (della sua guida e di portatori locali!), prosegue verso est superando numerosi colli, e scalando varie vette, alcune in prima ascensione come il Monte Sissone, il Pizzo Palù da sud e soprattutto la Presanella (3.558 m). Qui precede per caso di pochi giorni l’ufficiale asburgico Julius von Payer che poco dopo vincerà l’Adamello. La vigilia sul Tonale gli inglesi eludono i doganieri austriaci che temono incursioni di garibaldini, pernottano in una capanna di pastori che fanno turni di guardia per tener lontano gli orsi, quelli indigeni, non ancora estinti. Dopo i ghiacciai della Presanella sono i primi a traversare le Dolomiti di Brenta da Pinzolo per la Bocchetta dei Camosci scendendo a Molveno. Sul taccuino Freshfield annota: «Ogni cosa ha il fascino della novità; è come irrompere in un mondo incantato».
Questa storia giovanile, poi ripresa da Douglas Freshfield nel più sistematico Italian Alps (1875), è narrata con immediata freschezza nel diario Across Country from Thonon to Trento (1865), uno dei titoli più rari, ergo più cari e misteriosi della biblioteca dell’alpinista. Riaffiora 150 anni dopo grazie alla passione del libraio e bibliofilo milanese Angelo Recalcati, con l’aggiunta di note e rare immagini in un elegante volume in piena tela, stampato in 600 copie. Una novità ideale per i trentini, da abbinare in apertura del Filmfestival alla mostra della SAT 1864-2014 La nascita dell’alpinismo in Trentino curata dagli storici-alpinisti locali Marco Benedetti, Roberto Bombarda, Riccardo De Carli e Fabrizio Torchio.
crivelp@libero

Pietro Crivellaro, Il Sole 24 Ore 20/4/2014