Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  aprile 23 Mercoledì calendario

TROPPI LUOGHI COMUNI SUI SINGLE SONO ANCHE PENSIONATI E SEPARATI


Matteo Renzi ha già individuato il prossimo obiettivo da colpire in nome di una maggiore «giustizia sociale». Lo ha annunciato in un’intervista rilasciata all’indomani dell’approvazione del decreto che ha introdotto un bonus per i lavoratori dipendenti che percepiscono un reddito tra gli 8 mila e i 26 mila euro. «Negli 80 euro che noi daremo da maggio — ha osservato —, c’è un elemento di debolezza. Ottanta euro dati ad un single hanno un impatto diverso rispetto ad un padre di famiglia monoreddito con 4 figli. Dobbiamo porci questo problema».
Sono d’accordo: bisogna porsi il problema di capire di chi stiamo parlando. Ma il single che ha in mente il premier, e che si macchia della colpa di essere trattato meglio di un padre di famiglia, non è meglio individuato. È un single e basta. E per il semplice fatto di esserlo è un gaudente, uno che sta meglio di un padre di quattro figli. Eppure basterebbe leggere non dico un trattato di sociologia ma gli ultimi dati dell’Istat per capire che c’è single e single .
Ad esempio sono single anche quei 295 mila che, secondo l’istituto di statistica, non hanno avuto alcun reddito da lavoro nel 2013. Si tratta di circa un quarto del totale. E sono considerati single a tutti gli effetti anche i 184 mila genitori separati con figli che si sono ritrovati senza un reddito. L’Istat osserva che in genere, per sopravvivere, queste persone prive di risorse fanno affidamento sulle pensioni di qualcuno dei membri del nucleo familiare. Che nel caso dei single però possono essere solo i genitori. Qualcuno dovrebbe ricordare che sono single , ma non vanno certamente in giro a farsi degli aperitivi, i tanti anziani rimasti soli che vivono della loro pensione. E sappiamo bene che in Italia il 91,3% dei pensionati prende meno di 2.500 euro al mese.
Cosa vogliamo dire? Che nella prossima campagna sarebbe più giusto considerare le persone in base al reddito (magari quello effettivo, che non sempre è quello dichiarato) e non in base al solo status civile. Se invece l’obiettivo è perseguire i gaudenti, tanto vale mettere una tassa sugli aperitivi. E godersi l’effetto che fa.