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 2014  aprile 24 Giovedì calendario

TEMPORALE

«Penso spesso che si potrebbe riprendere José invece che acquistare tanti giocatori, ma ci vuole buon senso. E non va dimenticato che arrivò solo per lo sfogo di Mancini post-Liverpool. Mou è stato come un grandissimo temporale» (Massimo Moratti).

MALE «Cech? Per lui la stagione è finita, speriamo che possa festeggiare più in là. Terry? Se uno come lui chiede di uscire quando non abbiamo difensori in panchina vuol dire che le cose vanno male. Allora vogliamo la finale per farlo giocare» (Josè Mourinho e gli infortuni nell’andata della semifinale di Champions).

BRAVO «Non so cosa stia succedendo a Barcellona, ma so che non sarà un titolo in più o in meno o una prestazione buona o meno buona a cambiare il mio giudizio su Messi: è il più grande giocatore che abbia mai visto, ed escludo di vederne un altro così bravo nel futuro della mia carriera» (Pep Guardiola).

CURIOSO «Sono una persona curiosa, intelligente, perché non potrei trovare gratificazioni in un qualcosa di diverso e in un ambiente che conosco bene? Pur di restare a Udine ho rifiutato piazze più importanti e ingaggi più alti. Nessuno al mio posto avrebbe fatto questo» (Francesco Guidolin).

SECCATORE «Seedorf arrivò qui e rivoluzionò le cose con la sua professionalità. Le sue rivendicazioni a volte erano esagerate, ma era un seccatore perbene. Provò a cambiare in 3-4 mesi cose per le quali sarebbero serviti anni» (il portiere del Botafogo Jefferson).

CONCENTRAZIONE «Quello che oggi sono come portiere lo devo all’Italia. Da voi ho acquisito esperienza e maturità, ho imparato il modo di vedere il gioco tatticamente e, soprattutto, l’importanza della concentrazione. Alla Roma ho iniziato a giocare nel momento sbagliato, il ciclo di Spalletti era alla fine e l’ambiente ne ha risentito» (il portiere del Benfica Artur).

ALTI E BASSI «La stampa ricama sempre sulla mia vita privata. E io sono un po’ stanca di dover spiegare, giustificare. A una ragazza di 25 anni si devono permettere alti e bassi sentimentali. Ce li hanno tutti. Perché io no?» (Federica Pellegrini).

BAGNO «I soldi come il successo sono effimeri. Sbagli una gara e vieni massacrato. Sono fortunato: famiglia, amici e agente mi tengono con i piedi per terra. In fondo sguazzo solo in una grande vasca da bagno» (il francese Yannick Agnel, tra le altre cose oro olimpico a Londra nei 200 sl).