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 2014  aprile 22 Martedì calendario

EPURATI E CONTI IN ROSSO LA VECCHIA NOVITA’ DE LINKIESTA

L’ultimo trauma, al gior­nale online Lin​kie​sta​.it, è stato il licen­zia­mento della star di Twit­ter Fabri­zio Goria. Oltre che a lui, il diret­tore Marco Alfieri e i mem­bri del cda hanno indi­cato la porta ad un altro paio di redat­tori, dopo le dimis­sioni spon­ta­nee di Paolo Ste­fa­nini e Anto­nio Vanuzzo, due gior­na­li­sti che c’erano dal giorno in cui Jacopo Ton­delli aveva fon­dato la testata, nel gen­naio del 2011.

Con le ultime uscite, spon­ta­nee o for­zate, il conto è azze­rato: tra i gior­na­li­sti fon­da­tori non è rima­sto più nes­suno, visto che poco più di un anno fa, dopo il licen­zia­mento del con­di­ret­tore Mas­si­mi­liano Gallo, si era dimesso il diret­tore Ton­delli, e con lui gli altri gior­na­li­sti co-fondatori Jacopo Bari­gazzi, Lorenzo Dilena e Michele Fusco. Licen­zia­menti e dimis­sioni che, al di là dell’addotta crisi eco­no­mica e dei conti da risa­nare, erano stati inter­pre­tati da molti come un segnale di nor­ma­liz­za­zione, dato l’attivismo poli­tico mon­tiano e/o ren­ziano dei mem­bri del cda, arri­vato per di più a pochi giorni dalle ele­zioni del 2013.
Del resto, pare che il diret­tore Alfieri e il mana­ger Davide Meretti che con lui guida la società sogni un gior­nale con pochi gior­na­li­sti (e senza con­tratti gior­na­li­stici), e molti “sma­net­toni” e par­tite Iva. E pro­prio su que­sto si discu­teva nelle scorse set­ti­mane al sindacato.

La con­ti­nuità, allora e oggi, è però assi­cu­rata dai soci e ammi­ni­stra­tori della prima ora, che sono tutti ben in sella. Par­liamo dell’ex pre­si­dente dei gio­vani indu­striali Anna Maria Artoni, del finan­ziere Guido Roberto Vitale e del suo com­mer­cia­li­sta e socio Andrea Tavec­chio, dell’imprenditore Marco Pescar­mona, dell’avvocato d’affari Fabio Cop­pola, genero del ban­chiere Bazoli, di un mana­ger in pen­sione come Alfredo Scotti, del giu­sla­vo­ri­sta e ammi­ni­stra­tore dele­gato dello stu­dio Erede Mar­cello Giu­sti­niani, e di Pie­tro Fuo­ruzzi, sto­rico avvo­cato del finan­ziere e sup­por­ter di Renzi Davide Serra. Pro­prio alcuni arti­coli cri­tici nei riguardi di quest’ultimo non erano pia­ciuti alla diri­genza. Un anno di licen­zia­menti per ragioni eco­no­mi­che, e però il piatto piange.

L’ultimo bilan­cio, quello del 2013, segna infatti una per­dita di circa 1,8 milioni di euro, e pen­sare che il licen­zia­mento di Gallo era stato moti­vato un anno fa con la neces­sità di abbat­tere i costi, e l’uscita dall’azienda di Ton­delli e degli altri — che alle ragioni addotte dagli ammi­ni­stra­tori evi­den­te­mente non ave­vano cre­duto — aveva sicu­ra­mente con­tri­buito ad alleg­ge­rire il conto. E invece i conti sono peg­gio­rati sen­si­bil­mente rispetto al pas­sato, e oggi a Lin­kie­sta si cer­cano nuovi finanziatori.

Stando a quanto ripor­tato giorni fa da Milano Finanza, il cava­liere bianco è un finan­ziere, Roberto Lom­bardi. Con un altro finan­ziere, Luca Orsini, sarebbe pronto a met­tere 700 mila euro e in cam­bio, com­pren­si­bil­mente, vorrà poter dire la sua sulla linea edi­to­riale del gior­nale. Un gior­nale nato con l’aria altera della «prima public com­pany» dell’editoria ita­liana, e col sogno di dimo­strare che era inter­net il luogo in cui l’informazione indi­pen­dente e libe­ral poteva final­mente tro­vare casa in Ita­lia. E invece, inse­guendo in rete le tracce delle bur­ra­scose vicende de Lin​kie​sta​.it, si leg­gono sto­rie di epu­ra­zioni, di finan­zieri che cer­cano sponde in poli­tica, di edi­tori che pre­mono sulla linea edi­to­riale e di conti in pro­fondo rosso sca­ri­cati sui lavo­ra­tori. Dove sia la novità, per un gior­nale della bor­ghe­sia ita­liana, resta effet­ti­va­mente un mistero.