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 2014  aprile 22 Martedì calendario

SPESI GIÀ 60 MILIONI, NESSUN AIUTO DALLA UE


ROMA Un giorno di navigazione di una fregata della classe Maestrale costa circa 60 mila euro; un giorno di navigazione del San Marco costa 45 mila euro. Gli elicotteri AB 212 costano circa 4 mila euro per ogni ora di volo, lo stesso costano i droni; gli elicotteri EH 101, dotati di sofisticati apparecchi radar, costano 7 mila euro per ogni ora di volo. Aggiungiamoci gli altri velivoli da pattugliamento, allarghiamo il numero delle ore di impegno per ogni mezzo, mettiamoci tutte le varie indennità di cui beneficia il personale impegnato e otteniamo che la missione Mare Nostrum supera il costo di 300 mila euro al giorno, diciamo che ci avviciniamo ai 10 milioni al mese.
L’EUROPA
E dunque, siccome la missione Mare Nostrum è iniziata nell’ottobre dello scorso anno, ecco che abbiamo già speso circa 60 milioni. Con risultati deludenti. Il peso delle operazioni anti-immigrazione (che poi sono sostanzialmente di ricerca e soccorso) grava esclusivamente sul nostro Paese. L’Europa a parole ci è vicina, nei fatti molto meno.
La famosa Frontex, l’Agenzia che ha il compito di controllare le frontiere esterne, beneficia di uno stanziamento annuale di oltre 80 milioni di euro (85,7 nel 2013). Sono soldi che servono a pagare l’affitto dei mezzi che vengono usati nelle attività, mezzi che sono messi a disposizione da ciascuno Stato membro su base volontaria. Attualmente, nel Canale di Sicilia, non ci sono però unità di Frontex in navigazione, solo unità della Marina militare italiana. La sede di Frontex è a Varsavia: l’altro giorno, provocatoriamente, il ministro Alfano ha chiesto di trasferirla in Italia, magari a Lampedusa.
Dal dicembre scorso il sistema di sorveglianza delle frontiere europee si è arricchito di una nuova creatura, gemella di Frontex: la nuova arrivata si chiama Eurosur, si tratta di una piattaforma per lo scambio di dati, che ricade sotto il coordinamento di Frontex. In pratica è una “situation room” con informazioni ed elementi di Intelligence messi a disposizione dagli Stati membri. Grazie a questa rete di informazioni noi sappiamo, per esempio, che una marea umana di immigrati sta per rovesciarsi sulle nostre coste. Con quali mezzi poi arginarli, non è materia di pertinenza di Eurosur, a cui comunque dovrebbero essere assegnati 35 milioni di euro l’anno, di cui 19 presi dal bilancio di Frontex.
L’ITALIA
E l’Italia che fa? Poveretta, non le rimane altro che firmare trattati su trattati per cooperare con i Paesi rivieraschi nel tentativo di porre un freno all’esodo. Maroni regalò alla Libia delle motovedette, attualmente stiamo addestrando militari libici a Cassino, l’ex ministro Mauro fece un accordo con il libico al-Thinni per avere l’aiuto di Tripoli nel controllo dei confini Sud del Paese. Poi al-Thinni si è dimesso e tutto è tornato in alto mare.