Sandro Modeo, Corriere della Sera - La Lettura 20/4/2014, 20 aprile 2014
CHIAVETTA USB, UN’ALTERNATIVA ALLE POMPE FUNEBRI
Il saggio analitico
Diego Marconi, nel libro Il mestiere di pensare (Einaudi, pagine 160, e 10), racconta come in Italia, e non solo, la filosofia sia diventata un’attività praticata non da pochi saggi, ma da migliaia di professionisti. Questo processo porta con sé un’intensa specializzazione che ha nefaste conseguenze: una buona parte di ciò che i filosofi scrivono è comprensibile davvero a pochi. Poi, come avviene nelle scienze naturali, in matematica e nelle scienze sociali, molti filosofi sembrano occuparsi di piccole questioni, relative a programmi di ricerca di cui soltanto pochi eletti hanno le chiavi di accesso
Il pamphlet profetico
A che servono i filosofi? è il titolo di un libro polemico del saggista francese Jean-François Revel (pseudonimo di Jean-François Ricard, 1924-2006) pubblicato nel 1958 in Italia dall’editore Lerici, nella traduzione di Maria Vittoria Predaval. I pensatori presi di mira reagirono aspramente contro l’autore, che rispose con il pamphlet La cabale des dévots (Juillard, 1962), mai pubblicato in Italia
Traduzioni mancate
Non sono usciti nel nostro Paese neppure testi sulla crisi della filosofia come Oubliez les philosophes! di Maurice T. Maschino (Éditions Complexe, 2001) o i due libri di Frederick Crews The Pooh Perplex (University of Chicago Press, 2003) e Postmodern Pooh (Northwestern University Press, 2006)