Fulmini 22/4/2014, 22 aprile 2014
INNAMORATO
«Io a Barcellona? No. E a Dortmund non devono preoccuparsi nemmeno un po’. Sono innamorato di questo club» (Jürgen Klopp)
IMMAGINAZIONE «Proprio non riesco a immaginare la carriera di Messi in un altro club che non sia il Barcellona» (l’allenatore dei catalani Tata Martino).
FUTURO «Col presidente ci siamo ripromessi di parlare del futuro dopo la finale di Coppa Italia, ma non c’è alcuna possibilità ad oggi che io possa non essere alla Fiorentina l’anno prossimo a meno che la società non decida di cacciarmi… viste le dieci sconfitte in campionato» (Vincenzo Montella).
PANCHINA «È vero che a volte siamo ingenui a gestire il vantaggio, ma abbiamo diversi giovani e fa parte del percorso di quest’anno particolare, utile a gettare le basi per il prossimo. La società apprezza il mio lavoro e vede come stanno crescendo ragazzi come Kovacic e Icardi, che hanno imparato molto anche restando in panchina» (Walter Mazzarri).
COMPORTAMENTI «Con me sarebbero stati quasi impossibili questi comportamenti che sta tenendo Icardi. Sanzionarlo? No, semplicemente perché non sarebbe arrivato a quel punto» (Sinisa Mihajlovic).
NUMERI «Parlate di calo fisico? Ci sono i numeri? Non mi interessano le opinioni. I numeri non dicono questo» (Clarence Seedorf).
CORRETTAMENTE «Senza dubbio Ricciardo sta facendo un buon lavoro e sembra sia capace di sfruttare al massimo la macchina. Io invece faccio più fatica. Ma abbiamo la stessa vettura, non ci sono differenze, quindi mi batte in pista correttamente. Questo, di certo, non mi piace» (Sebastian Vettel).
CURIOSO «Sono molto curioso, ho lavorato per vent’anni fra Asia, Stati Uniti, Sud America, Medio Oriente. Il mio ruolo era assemblare dei team ed esaltare i talenti. Ottenendo sempre risultati estremamente importanti. Il principio è l’umiltà, ascoltare e imparare, spero in fretta» (il nuovo team principal della Ferrari Marco Mattiacci).
CAMBIAMENTI «Se ho cambiato metodi d’allenamento? Ma no, alla mia età cosa volete che cambi. Il fatto è che il passaggio a Lugano mi aveva tolto serenità. Mi mancavano i miei posti, i miei percorsi. La mia terra, insomma. E anche la mia famiglia non era felice. Così da gennaio sono rientrato» (Damiano Cunego).
CADENZA «La mia canzone preferita è Shame on you di Laura Trent: ha la cadenza giusta per quando comincio a pedalare» (Davide Cassani).