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 2014  aprile 16 Mercoledì calendario

SANTA SUBITO


L’italiana più cliccata nella storia della Rete è Cristina Scuccia: 25 anni, siciliana, una suora. Il video della sua prima esibizione al talent musicale The Voice of Italy, dove canta No One di Alicia Keys, ha registrato a oggi oltre 43 milioni di visualizzazioni su YouTube, con un record di viralità superiore al coreano PSY con Gangnam Style. Poche ore dopo la performance sono arrivati i commenti via Twitter di Whoopi Goldberg («Se volete un assaggio di Sister Act...») e i complimenti della stessa Keys; la vuole il New York Times e tutti i media stranieri in queste settimane si sono occupati di lei. Naturale che il mondo sia in spasmodica attesa della sua seconda performance, il 16 aprile, anche quella registrata, per la prima battle (lo scontro diretto tra concorrenti della sua squadra per un posto nella gara live che inizia a maggio), dove porta un altro brano ultra pop che certo farà discutere: Girls Just Want To Have Fun (Le ragazze vogliono solo divertirsi) di Cyndi Lauper.
Ma perché questa suormania? Basta vedere il video per capirlo: è il contrasto tra l’interprete, il modo di muoversi e calcare la scena, e l’abito monacale a colpire gli spettatori. La spiegazione, tanto semplice quanto azzeccata, la darà Antonio, ex compagno all’accademia di spettacolo Star Rose Academy: «Cristina non è una suora che canta ma una cantante che si è fatta suora».

confessiamolo subito: in redazione eravamo scettici. Una ragazza che fino a qualche anno fa sognava di diventare una cantante famosa, aveva già tentato senza risultato di entrare in altri talent, che dopo aver interpretato in un musical una suora decide di prendere i voti e, dopo una sola esibizione con l’abito monacale, raggiunge la fama che mai avrebbe potuto sognare. La storia non ci sembrava convincente. Ma se invece fosse stata davvero una suora illuminata, intenzionata a fare una rivoluzione culturale? Abbiamo deciso di indagare. Oggi suor Cristina vive nella congregazione delle Orsoline della Sacra Famiglia di Milano a Lambrate; si occupa dei bambini della scuola materna e degli esercizi spirituali in vista di prendere i voti definitivi (si parla del 29 luglio, ma la data non è confermata). Ma com’era prima di diventare suora? Per scoprirlo abbiamo ripercorso i luoghi della sua vita.

Prima tappa
C
Non l’hanno più vista, dopo il diploma, due delle cinque femmine compagne di classe.
«Mi ha dato l’amicizia su Facebook ma è da un po’ che non ci scriviamo», dice Tatiana, commessa della profumeria del paese, la fede nuova di zecca al dito. «Si tingeva i capelli, si truccava, le piaceva il jeans firmato, la felpa particolare, era una ragazza come noi. Molto ansiosa di fare bene a scuola, sempre lì a ripassare. Quando l’ho vista in Tv, con quell’energia esplosiva, non l’ho riconosciuta, quella sua forza arriva da Dio».
«Mi piacevano i pomeriggi a casa sua, dopo i compiti, lei che cantava, io sul letto ad ascoltarla», racconta l’altra compagna, Antonella, commessa in un negozio di elettrodomestici e neosposa pure lei. «Era dolcissima ma molto riservata. La sua principale confidente era la mamma, con cui aveva un rapporto strettissimo che un po’ invidiavo. Aveva questa passione per la Tv, per il programma Amici in particolare, che i suoi sostenevano, la portavano in giro in tutta la Sicilia a fare provini. Ero sicura che avrebbe sfondato, ma non certo da suora».
Il prete che l’ha seguita, fin dall’età di sei anni, è Angelo Strada, 72 anni, attuale parroco di Santa Croce.«All’epoca non era ancora stata costruita la chiesa nuova, ci vedevamo in una sorta di garage, con i parrocchiani eravamo una famiglia. Cristina fu una delle prime bambine a fare la chierichetta; poi, durante l’adolescenza, si allontanò un po’ dalla Chiesa, ebbe il suo momento di crescita e ribellione. Ma non ha mai perso la fede». Nessuno stupore che abbia deciso di prendere i voti? «Mi raccontò che si era innamorata del personaggio di suor Rosa, fondatrice delle Orsoline della Sacra Famiglia, che aveva interpretato nel musical Il coraggio d’amare, a tal punto da immedesimarsi in lei e decidere di entrare nella congregazione. Le consigliai di prendersi del tempo per capire se era una decisione pienamente consapevole. Tornò da due anni di noviziato in Brasile convinta e nel 2012 celebrai la messa a Siracusa dove ha preso i voti temporanei. Che la Tv sia un pericolo? È protetta da tutta la congregazione ma la tentazione può esserci». Prima del nostro arrivo, il parroco era al telefono con Lucio, il ragazzo che secondo Dipiù avrebbe avuto una storia con Cristina quando erano ragazzi. «Che mascalzonata gli hanno fatto», dice don Strada. «Ora tutti l’additano come il fidanzato della suora quando invece hanno avuto solo un’amicizia innocente negli anni della parrocchia».

Seconda tappa
R
«Frequentammo insieme il primo anno, l’Accademia aveva appena aperto», racconta Maura, 22 anni, attrice. «Con Cristina vivevamo insieme, uscivamo la sera, era una ragazza come noi. Il suo sogno era diventare una cantante, aveva una voce pazzesca. Era timida ma quando voleva diventava un peperino. Diceva: “Tiro fuori l’Etna che è in me” e si trasformava».
Cristina è l’unica tra gli studenti a essersi fatta suora. «Qui siamo tutti cristiani ma la fede non è un obbligo», racconta Fabio, 24 anni, attore. «Al piano di sopra c’è una cappella dove chi vuole può ritirarsi se ha un momento di stress o di difficoltà».
«Chi studia qui è diverso dai ragazzi che incontro fuori, ai casting, che inseguono il successo a tutti i costi», dice Antonio, 24 anni, attore e regista. «Per noi il successo non è un fine ma un mezzo per esprimerci come artisti».
Stupiti che Cristina abbia preso i voti? Risponde Maura: «Non avrei mai pensato potesse farsi suora. Ho capito che qualcosa stava cambiando in lei quando l’ho vista digiunare per la quaresima, ma non volevo crederci. Un giorno però è arrivata a lezione con alcuni cofanetti in mano per noi ragazze e ci disse: “Questi sono i miei orecchini, collane e braccialetti. Prendeteli perché a me non servono più, ho fatto un’altra scelta nella mia vita”. Quel giorno ho capito che indietro non sarebbe tornata». L’ha mai vista vacillare in questa decisione? «No. Quando ha deciso di intraprendere quella strada si è dovuta privare del cellulare, del computer, della Tv, ma era tranquilla, mi diceva che le bastava la chitarra e poter scrivere».
«Io sono stato l’ultimo a capire», racconta Antonio. «Mi sono sempre divertito a scherzare con Cristina, ogni volta che la incrociavo le chiedevo: «Che cosa fai stasera?», e lei rideva, con quella sua risata contagiosa. Un giorno, lei aveva già iniziato il noviziato ma io non lo sapevo, eravamo in macchina con suor Maria Pina, la religiosa responsabile dell’Accademia, e le ho fatto la solita domanda. Ho visto che lei si ritraeva un po’ imbarazzata e a quel punto la suora mi ha detto: “La smetti? Cristina è fidanzata”. E io, per fare una battuta: “E con chi? Con Gesù?”. Cristina senza guardarmi ha risposto solennemente: sì».
«Nessuno di noi poteva credere che sacrificasse l’enorme talento che aveva. Dopo averla sentita cantare agli esami del primo anno, ho visto artisti come Franco Simone in lacrime per l’emozione. E non si era ancora fatta suora», continua Fabio.
E per quanto riguarda la critica di essere stata scartata ad altri talent prima di essere suora, Maura la liquida così: «Aveva 16 anni ed erano le preselezioni locali del primo Amici; a X Factor non è mai andata. Era piccola, qui ha studiato e oggi è una cantante diversa, più matura». Stupita dalla scelta del pezzo? «Per niente, Alicia Keys è sempre stata la sua cantante preferita».
«Io stessa mi ero rammaricata che il suo talento venisse sprecato quando mi ha comunicato la sua decisione, peraltro repentina, di partire per il noviziato in Brasile e interrompere gli studi», racconta Claudia Koll. «Invece è successo, come del resto è accaduto a me, che la sua vita unendosi a quella del Signore si è arricchita, il suo dono è stato amplificato». Dopo la vittoria dell’anno scorso al Good News Festival, concorso di musica cristiana, gli autori di The Voice le hanno proposto di partecipare al talent che le ha dato il successo. Ma la Koll è sicura che confermerà i voti definitivi. «Userà la voce per portare la fede tra i giovani. Oggi stava partendo per un ritiro spirituale, ha aumentato gli esercizi, sa che la forza le arriva dallo Spirito Santo».
Alla porta mi accompagna suor Maria Pina, che ha seguito Cristina in tutto il suo percorso. «Ci sentiamo tutti i giorni», mi confida, «la sento serena. Le critiche ci sono sempre, ma a lei dico ogni volta: “Io e te sappiamo qual è la verità, non avere paura e vai avanti per la tua strada, noi tutte ti sosteniamo”».