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 2014  aprile 12 Sabato calendario

INFEDELI CON LE ALI


Si è sempre pensato che il cigno sia l’essere più fedele del creato, forse perché lo vediamo spesso in coppia e finora ci era stato detto che resta con il partner indissolubilmente, fino alla morte. Ebbene, non è del tutto vero: una ricerca della Sheffield University ha riscontrato che anche i cigni vanno soggetti a scappatelle e tradimenti. Alcuni restano effettivamente insieme per tutta la vita, ma non sono necessariamente il simbolo della fedeltà coniugale: se hanno l’occasione di incontrare un altro cigno di proprio gradimento, non esitano a flirtare e a concedersi un’avventura. Lo stesso si può dire, affermano gli scienziati dell’università inglese, praticamente di tutte le specie di volatili: dai pappagalli agli usignoli. Ne hanno studiate più di 200 e non ne hanno trovata una in cui non esista la promiscuità sessuale. In generale le femmine sono propense ad accoppiarsi con diversi esemplari più dei maschi. Tutto ciò naturalmente non viene fatto risalire a una morale dissoluta, bensì alle leggi della natura: per preservare la specie l’istinto guida le femmine a cercare di riprodursi e più alto è il numero dei partner, più è probabile che nasca una nidiata di uccellini. Se una morale bisogna trarla, è che la monogamia non è una scelta naturale per i volatili - e forse neanche per le altre specie di questa terra. Un’altra morale è di non fidarsi degli stereotipi. Lo conferma una seconda ricerca, condotta dalla Queen Mary University di Londra, stavolta sui mammiferi. Le capre non sono considerate animali di grande intelligenza: un luogo comune le vuole piuttosto stupide, come suggerisce la frase fatta “ignorante come una capra”. Risulta invece che non lo siano affatto: sottoposte a una serie di test, in cui devono azionare leve e fare un certo percorso per ricevere cibo, nove su dieci ci sono riuscite regolarmente. Non solo: messe di fronte allo stesso test a distanza di mesi, ricordavano perfettamente cosa dovevano fare. Insomma, le capre sono intelligenti e hanno pure ottima memoria. Cosa che non si può sempre dire di altre specie, a partire dalla nostra.

Enrico Franceschini, D di Repubblica 12/4/2014