Isabella Bufacchi , Il Sole 24 Ore 17/4/2014, 17 aprile 2014
UN’EMISSIONE LAMPO PER FRENARE LA CORSA DEI BIG
UN’EMISSIONE LAMPO PER FRENARE LA CORSA DEI BIG -
Sarà un’emissione lampo, "apri e chiudi", quella del BTp Italia destinata oggi alle imprese e alle banche centrali, ai fondi e agli intermediari finanziari, alle fondazioni e alle compagnie di assicurazione. È prevedibile che andrà così. Di fieno in cascina il Tesoro ne ha messo già tanto, fino a 10 miliardi "e spiccioli", dopo le tre giornate di collocamento retail. «Questo nuovo BTp Italia ha un doppio obiettivo: privilegiare i risparmiatori e collocare più titoli al retail (per questo abbiamo allungato la scadenza a sei anni aumentando il rendimento rispetto ai quattro anni); controllare le dimensioni, per evitare un importo finale eccessivamente grande come i 22 miliardi dell’emissione dello scorso novembre - ha detto ieri al Sole24Ore Maria Cannata, direttore generale responsabile per la gestione del debito pubblico al Tesoro –. Centreremo i nostri due obiettivi: rispetto ai 10 miliardi raccolti nella prima fase del collocamento al dettaglio, la quota destinata agli investitori istituzionali sarà calmierata».
Il BTp indicizzato all’inflazione italiana si conferma dunque un titolo speciale che piace al risparmiatore, si potrebbe dire a prescindere dall’ inflazione o deflazione che sia: dopo l’emissione record dello scorso novembre, il Mef è stato bombardato di richieste dagli investitori individuali che sollecitavano novità sulla prossima emissione. Il BTp Italia è unico: per il collocamento alla pari (100) tramite l’home banking, per il premio di fedeltà dedicato alle persone fisiche, per la cedola semestrale con annessa la rivalutazione del capitale in base al caro-vita.
Nei primi due anni di vita del BTp Italia, 2012 e 2013, il Tesoro ha calcolato la quota del collocamento retail affidandosi alla conta degli investitori aventi diritto al premio di fedeltà: un numero soggetto a variazioni che cala nel momento in cui il risparmiatore vende prima della scadenza. Da quest’anno, il calcolo degli investitori retail sarà aiutato dalla suddivisione in due fasi del collocamento: fino a ieri hanno potuto acquistare gli «investitori individuali» ma anche «soggetti affini» come le società fiduciarie e chi gestisce i portafogli individuali per conto delle persone fisiche.
Il BTp Italia tuttavia piace anche agli investitori istituzionali del mercato all’ingrosso, ai quali viene destinata la seconda fase che inizia questa mattina. È più gradito agli italiani, meno gli stranieri, stando a fonti bene informate: gli investitori esteri non digeriscono la scarsa liquidità del BTp Italia, polverizzato sui micro conti retail che tendono a mantenere il titolo fino a scadenza. Nei tre collocamenti risalenti all’anno scorso, la quota istituzionale è stata comunque pesante e la raccolta è volata su importi in maxi taglia tra 17 e 22 miliardi. Il BTp Italia è ritenuto infatti dagli istituzionali italiani uno strumento per la diversificazione di portafoglio, un’alternativa valida ai BTp nominali e ai titoli di Stato indicizzati all’inflazione europea: qual che attrae maggiormente è la rivalutazione del capitale corrisposta con il coupon semestrale, con riflessi sulla duration e sulla volatilità. Ma attira anche il tasso reale, che oggi prevedibilmente sarà confermato al livello minimo dell’1,65%, corrispondente al fair value proprio in coincidenza con il quarto giorno di collocamento. Stando agli operatori di mercato, questo primo BTp Italia a sei anni ha debuttato senza grandi concessioni ma ha compensando, pare adeguatamente, un’inflazione italiana attesa inferiore a quella europea un rischio-Italia che continua a pagare un premio interessante rispetto ai Paesi europei "core".
Dopo la maratona per il retail, la corsa degli istituzionali al nuovo BTp Italia oggi potrebbe richiedere uno sprint da 100 metri. Il primo comunicato del Tesoro, quello che annuncerà la chiusura del collocamento «tra 30 minuti», potrebbe essere diramato subito dopo l’apertura del mercato (un intervallo che si conterà in minuti, non ore). A fine giornata, arriverà il secondo comunicato con il tasso reale annuo e con l’importo totale collocato. I risparmiatori e gli investitori istituzionali rimasti tagliati fuori potranno acquistare il titolo sul secondario oppure attendere la seconda e ultima emissione targata 2014.
@isa _bufacchi
Isabella Bufacchi , Il Sole 24 Ore 17/4/2014