Luca Calamai, La Gazzetta dello Sport 17/4/2014, 17 aprile 2014
BERNARDESCHI: «HO LA TESTA DURA»
È un carrarino. E questo già aiuta a rac contare il personaggio. «Noi di Carrara siamo duri come il marmo»: Federico Bernardeschi sorride. Il volto nuovo del calcio italiano è un simpatico ribelle. Testardo ma con le idee chiare. Trequartistaesterno, 20 anni compiuti il 16 febbraio, è di proprietà della Fiorentina ma è esploso a Crotone. E Prandelli l’ha voluto in due stage a Coverciano. Nell’ultimo ritiro azzurro il momento più emozionante è stato quando Gigi Buffon lo ha abbracciato. Quasi stritolandolo. «Mi ha chiesto se seguo la sua Carrarese in Lega Pro. Abbiamo parlato del mare e delle Apuane. Della nostra terra. Un campione che dedica tanto tempo a un illustre sconosciuto è merce rara. Ma questo è Buffon. Uno dal quale si può soltanto imparare».
Prandelli, invece, ha detto: «Nel suo ruolo Bernardeschi è uno dei migliori italiani». «Parole che mi porterò dentro per tutta la vi ta. Il cittì ha promesso che mi seguirà con at tenzione. Cercherò di non deluderlo».
Chi è il suo idolo calcistico? «Mi piace Diamanti. Uno che ha colpi genia li. Da bambino impazzivo per Shevchenko».
Tecnicamente ha qualcosa in comune con l’ex campione del Milan. «Sì, ma adesso non mi faccia dire che mi sen to il nuovo Sheva. Mi accontenterei di vincere un quarto di quello che è riuscito a conquistare il fuoriclasse ucraino nella sua straordinaria carriera».
A Firenze l’hanno presentata come un altro Cuadrado. «Il colombiano è un fenomeno. Ha classe, ha forza nelle gambe. È un artista nel dribbling.
Lui è un esterno vero, io ho altre caratteristi che. Sono più attaccante».
Il direttore sportivo Macià ha detto che lei a luglio andrà in ritiro con Montella. «Indossare la maglia della Fiorentina è il mio sogno ma in questo momento devo giocare con continuità. Se la società ha un progetto che mi coinvolge, bene. Altrimenti continuerò a farmi le ossa altrove. Devo arrivare alla Fiorentina al momento giusto. Non voglio bruciarmi».
Intanto sta vivendo una stagione fantastica nel Crotone.
«Dopo la parentesi con la Nazionale sono pronto a rituffarmi subito nel campionato di Serie B. I proprietari della società, i fratelli Raf faele e Gianni Vrenna, mi hanno accolto come un figlioccio e dal tecnico Drago ho imparato tantissimo».
Torniamo all’Italia: dove può arrivare la Na zionale di Prandelli al Mondiale in Brasi le? «Tra le prime quattro».
L’azzurro che la incuriosisce? «Balotelli è un giocatore che vale sempre il prezzo del biglietto. È un fenomeno».
Ha dei tatuaggi? «Tre. Quello a cui tengo di più è un’imma gine di Gesù Cristo. Sono molto religioso».
La Fiorentina è in finale di Coppa Italia. «Spero in una vittoria con gol di Pepito Ros si. Un campione vero».
C’è una dedica speciale per questo momen to magico? «Penso a mamma Paola, a babbo Alberto, a mia zia Loredana. E penso anche a quattro ami ci speciali di Carrara con i quali in estate pren do la barca e scappo dal mondo».
In B ci sono altri giovani della Fiorentina che stanno andando bene. «Babacar è pronto per la A. E attenti anche a Camporese del Cesena e Bittante dell’Avellino.
Il settore giovanile della Fiorentina sta comin ciando a produrre giocatori di valore».
Ha parlato con Montella? «Non direttamente. Però so che, come Pran delli, mi sta seguendo. Mi entusiasma l’idea che mi voglia in ritiro per valutarmi».
Un difetto del Bernardeschi giocatore.
«Devo mettere forza nelle gambe. Ma è solo questione di tempo».