Marco Ventura, Il Messaggero 17/4/2014, 17 aprile 2014
DAL GOVERNO FINO ALLE BANCHE, LA FITTA RETE DELL’AVVOCATO LIBANESE CHE VUOLE SALVARLO
ROMA Si chiama Nasser al-Khalil la chiave di Marcello Dell’Utri per riacquistare la libertà. Rampollo di una potente famiglia sciita del Sud che ha fatto la storia del Paese dei cedri, l’avvocato scelto dall’ex senatore conta su una rete formidabile di relazioni personali ereditate dal padre Kazem morto a Parigi nel 1990 a 86 anni, ex presidente del Parlamento libanese e più volte ministro. Un nome che è una leggenda. Kazem aveva visto l’indipendenza del Libano dalla Francia nel ‘43. Dal 1937 al ’72 era stato parlamentare. Allo scoppio dei quindici anni di guerra civile nel ‘75, la sua casa a Beirut era stata bombardata. Co-fondatore del Partito liberale nazionale delle “Tigri libere” dell’ex presidente cristiano-maronita Camille Chamoun che si opponeva alla presenza di palestinesi armati in Libano, fu tra i padri del patto di Taif che mise fine alla guerra con l’elezione di René Moawad presidente, campione del moderatismo ucciso diciassette giorni dopo nell’esplosione di un’autobomba, e poi di Elias Hrawi, avvocato pure lui. Era il decano degli avvocati di Beirut. A guidare lo studio da lui fondato nel 1932, fra il 1968 e il ’70 fu un altro membro della famiglia, Khalil al-Khalil, in seguito ambasciatore a Teheran, Bonn, L’Aja e Ankara. Da 43 anni il titolare è Nasser, laurea all’Università americana di Beirut, analista e broker a New York e Chicago, liquidatore della Banca Al-Mashrek nel 1991 che comportò il recupero di 80 milioni di dollari, la vendita di una compagnia aerea, la TMA, e la restituzione di circa 50 milioni. Non solo. Al-Khalil ha lavorato per il ministero dell’Economia. Si occupa di grandi fallimenti. Legale della Banca Libanese-Araba e della MEBCO (Banca del Medio Oriente), segue le implicazioni anche penali delle bancarotte. Cura gli interessi dei non-libanesi in Libano. Tra le aree d’interesse i brevetti, l’E-commerce e le società off-shore. Si muove nei meandri del potere come un pesce nell’acqua. In Libano c’è un governo di unità nazionale che prepara le elezioni di maggio nel mezzo di un conflitto tra sciiti e sunniti. L’Alleanza 14 Marzo vicina agli al-Khalil controlla l’Intelligence della polizia che ha in custodia Dell’Utri. Ma questo non ha evitato le manette osservate ieri all’arrivo dell’ex senatore nell’Ospedale Al-Hayat, Beirut Sud.