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 2014  aprile 16 Mercoledì calendario

IL ROMANZO DI SODOMA VENNE SCRITTO SU UN RULLO


Sarà esposto in settembre a Parigi il manoscritto del romanzo del marchese de Sade Le 120 giornate di Sodoma. Esso è stato acquisito per 7 milioni di euro dalla società bibliofila Aristophil guidata da Gérard Lhéritier. Si trovava chiuso in un baule in Svizzera, dov’era finito da diverso tempo e dove nessuno era riuscito a recuperarlo, né con le buone né con le cattive.
Si tratta di un rotolo che contiene una sorta di enciclopedia delle «600 passioni più criminali», valutata nel 1931 dal primo editore, Maurice Heine, come «lo sforzo esemplare verso la più feroce analisi dell’essere».
L’autore, dal canto suo, riteneva lo scritto «il resoconto più impuro che sia mai stato composto dall’esistenza del mondo».
Le 120 giornate di Sodoma fu scritto nella prigione parigina della Bastiglia nel 1785. Per evitare il sequestro, de Sade copiava il testo sulle due facce di un rotolo di carta sottile. Il tutto era protetto da un contenitore di cuoio e quindi nascosto in un interstizio del muro della cella. Soltanto dopo parecchio tempo il testo venne ritrovato, in occasione della demolizione della fortezza, e poi comprato da una famiglia nobile che lo conservò per tre generazioni. Alla fine del diciannovesimo secolo esso passò a uno psichiatra tedesco. Fino al 1929, quando una discendente del marchese rilevò il rotolo. Di mano in mano, esso finì nelle mani di Gérard Nordmann, un collezionista svizzero di libri erotici, dopo essere stato prelevato abusivamente da un editore.
Dopo diversi tentativi andati a vuoto per rimpatriarlo in Francia, con tanto di controversie legali, nel 2011 Lhéritier propose una soluzione amichevole della disputa a suon di quattrini. Niente da fare, invece, per la Biblioteca nazionale francese, che pure avrebbe voluto entrare in possesso del manoscritto.
Il rotolo è conservato in buone condizioni, con poche rotture. Si tratta di un assemblaggio di 33 fogli di carta. De Sade, incarcerato nel 1777 a Vincennes e quindi alla Bastiglia a causa dei trattamenti inferti a diverse donne giovani, lavorò assiduamente all’opera dal 22 ottobre al 28 novembre 1785 per una media di una ventina di ore al giorno. E in settembre, quando si terrà la mostra, ricorrerà il bicentenario della morte dello scrittore, avvenuta il 2 dicembre 1814. L’esposizione si terrà nella capitale francese, al Museo delle lettere e dei manoscritti.

Ettore Bianchi, ItaliaOggi 16/4/2014