Fulmini 17/4/2014, 17 aprile 2014
CAMPAGNA
«Vengo dalla campagna, sono figlio di un allevatore di polli che faceva anche il camionista. Sono diplomato geometra, ma non era la mia strada. Giocavo a pallone, avevo 22 anni quando mi ruppi il ginocchio. Carriera finita, poi le ho provate un po’ tutte, ma ho capito che volevo fare solo l’allenatore» (Davide Ballardini).
FRUTTA E VERDURA «I miei genitori m’hanno tirato su con sacrifici, vendevano frutta e verdura ma non hanno mai smesso di insegnarci la vita, di spiegarci che bisogna lottare» (José Maria Callejon).
RIMPIANTI «Roma è stata molto importante per me, ma sono venuto via tanti anni fa e ora non ci penso più… Non ho nessun rimpiant0» (Alberto Aquilani).
ROSICONI «Siamo un popolo di rosiconi: c’è chi godrebbe a vedermi perdere da straniere, anziché pensare a tifare italiano» (Federica Pellegrini).
ORIUNDI «A chi non vuole i nuovi italiani rispondo con un dato. I giocatori italiani in Serie A sono solo il 40 per cento e andrà sempre peggio. Le altre nazionali sono si fanno problemi con gli oriundi, perché noi sì?» (Cesare Prandelli).
SOLO «Balotelli? Soltanto Maradona ha vinto il Mondiale da solo nell’86, non ne esistono altri così. Mario deve entrare nel contesto della squadra, se mostra ai compagni che non molla e suda loro potranno aiutarlo» (Rino Gattuso).
LISTA «Balotelli, Immobile, Cerci, Destro e uno tra Gilardino e Osvaldo. A me l’argentino della Juventus piace, ma non ha fatto certo un grande anno. Forse penserei a Toni. Cassano no, servono prime punte. Cerci può fare il cassano» (gli attaccanti che secondo Ciccio Graziani Prandelli dovrebbe portare al Mondiale).
RISULTATI «Domenicali è un grande lavoratore ma la F.1 è una sfida sportiva e quello che conta sono i risultati. E questi negli ultimi anni non sono stati all’altezza della Ferrari. E non ci sono alibi quando hai uno come Alonso, uno dei migliori piloti in circolazione. I tecnici non possono dire “se avessimo un pilota migliore, andremmo più forte”» (Flavio Briatore).
DONNE «Marc dice che le ragazze lo distrarrebbero. Al momento una fidanzata non ce l’ha. Mi ha spiegato: “Papà, le donne necessitano sempre di un sacco di attenzioni. Non è cattiveria, quando io sono in circuito devo pensare alla moto”» (Julià Marquez, padre del pilota della Honda).