Giorgio Ponziano, ItaliaOggi 15/4/2014, 15 aprile 2014
LA TERRA SANTA È IN FLORIDA
da Orlando (Florida)
Papa Francesco seduce gli americani. Una sua gigantografia accoglie i visitatori nel parco tematico più singolare della Florida, a Orlando, dove milioni di americani (e non solo) arrivano per visitare Disneyland o gli Universal Studio. Qui è nato un parco che può far storcere il naso a qualcuno ma che risponde alla mentalità americana di popolarizzare ogni tematica, compresa quella religiosa.
Il parco si chiama The Holy Land Experience, un’esperienza nella Terra Santa. All’ingresso, una donna in tunica accoglie i visitatori con il saluto ebraico «Shalom», mentre una fila di soldati romani armati di tutto punto fa la guardia. Statue di angeli sono situate ai lati del viale d’ingresso che porta al centro del parco, dove è stato riprodotto l’esterno della basilica di San Pietro, con la relativa piazza, mentre di fronte, dai gradoni di un grande anfiteatro, è possibile assistere alla rappresentazione della passione di Cristo, con attori in costume dell’epoca. Lo spettacolo termina con la crocifissione e la resurrezione. Una parte del parco è dedicata all’illustrazione della vita di Papa Francesco, diventato assai popolare negli States.
Accompagnati da musiche sacre diffuse da altoparlanti nascosti tra gli ulivi si può camminare sul Golgota, fedelmente ricostruito, ed entrare nel tempio dove Gesù cacciò i mercanti.
A fianco c’è il teatro in cui viene proposto un musical, Forgiven (Perdonato): protagonista è San Pietro che racconta il suo incontro e la vita accanto a Cristo, le successive persecuzioni e infine la diffusione del cristianesimo. Se non c’è stato scandalo per Jesus Christ Superstar perché scandalizzarsi per questo parco tematico? «Abbiamo un intento divulgativo», dice Jan Crouch, direttore del parco, «e ci atteniamo rigorosamente a quanto è scritto nella Bibbia. Del resto anche gli affreschi di Michelangelo e Raffaello avevano il compito di illustrare la vita di Cristo; noi lo facciamo a modo nostro, con un gigantesco show».
Il dibattito sul rischio della mercificazione della religione è atavico, così com’è inevitabile che essa non possa rimanere estranea allo show business. Forse il confine va tracciato sul vilipendio: l’offesa non è accettabile, il rischio della volgarizzazione sì. Il parco di Orlando è stato ideato, come atto di fede, da Victoria Ivanov, un’ebrea russa convertita al cattolicesimo che donò un suo terreno per propagandare la religione negli Stati Uniti. Gli ebrei americani cercarono di opporsi, accusando l’iniziativa di avere l’intento di convertire gli ebrei al cristianesimo. Ma Victoria Ivanov è andata avanti per la sua strada, superando anche un altro ostacolo, quello delle tasse. Lo stato della Florida voleva tassare il parco allo stesso modo di Disneyland. I legali di Ivanov hanno vinto la causa: è stata riconosciuta la natura storico-religiosa del parco con conseguente esenzione fiscale. La proprietà è ora del Trinity Broadcasting Network, organizzazione che produce film, possiede una tv e realizza altre iniziative a sfondo religioso. Il valore del parco è di 40 milioni di dollari (28,9 mln euro).
È stato premiato come il parco più originale della Florida, anche se qui non ci sono roller coaster, né altre diavolerie su rotaie ma uno scenario realistico della Gerusalemme di millenni fa, senza tralasciare l’Arca di Noè e il sepolcro di Gesù. I bambini possono posare in foto mentre camminano sulle acque (di cartapesta) insieme a Gesù. E in cartapesta, come nei film, sono il Tempio di Ercole, la Via dolorosa, il pozzo della Samaritana.
Ogni giorno i visitatori compilano piccoli biglietti con messaggi di richieste di aiuto. Dai 60 mila ai 100 mila fogli all’anno, che possono essere classificati in quattro gruppi: speranza di salvezza per i propri cari, risoluzione di problemi finanziari, problemi legati al matrimonio, benessere per i propri familiari.
Come si conviene ai parchi, anche The Holy Land Experience si aggiorna di continuo. Le ultime inaugurazioni: il Wilderness Tabernacle, con un anziano prete (una statua) che descrive le abitudini religiose dell’antica Israele; la Church of All Nations Prayer Garden, riproduzione a grandezza quasi naturale della Chiesa di tutte le nazioni costruita nel 1924 sul monte degli Ulivi, a Gerusalemme; l’Oasis Palms Café, che riproduce l’atmosfera mediorientale, e soprattutto, se ordinate acqua vi danno il vino, ma il miracolo costa 20 dollari a bicchiere. Infine The Jesus Boat, replica della barca trovata nel Mare di Galilea: è possibile compiere un breve viaggio con Gesù, un attore che assomiglia a Brad Pitt. Anche questa è America.
Twitter: @gponziano
Giorgio Ponziano, ItaliaOggi 15/4/2014