Daniela Fedi, Il Giornale 15/4/2014, 15 aprile 2014
NASCE PORTOPICCOLO, LA MONTECARLO DEL NORD EST
Trieste - Duecento milioni di litri d’acqua di mare pari a un’onda alta 6 metri entrano nel bacino a forma di cuore. Non è uno tsunami ma la nascita di un porticciolo con 140 posti barca al centro dell’ex cava di calcare di Sistiana, il punto più bello della costa triestina, a 12 chilometri da piazza Unità d’Italia.
Intorno alla prima insenatura creata dall’uomo nell’Alto Adriatico sta nascendo la Montecarlo del Nord Est: un borgo con 460 unità abitative, hotel 5 stelle Lusso, 9 ristoranti, 6 bar, 30 tra negozi e boutique, Spa da 15 mila metri quadrati, 10 piscine scoperte di cui 5 private, stabilimento balneare e 2 giganteschi posteggi con 1200 posti macchina interrati. «Portopiccolo è la realizzazione di un sogno: abbiamo curato una ferita inferta alla natura con un’operazione senza precedenti dal punto di vista tecnico e ambientale» ha detto Carlo Dodi, l’imprenditore di Mantova che nel 1994 ha acquistato per 10 miliardi di vecchie lire la cava annessa alla baia di Sistiana. «Ci sono voluti vent’anni per costruire questo posto e i primi 15 se ne sono andati in burocrazia» racconta Massimo Suppancig, amministratore delegato di Portopiccolo. Oltre alla cronica difficoltà per ottenere i permessi ci sono state anche estenuanti battaglie con gli ambientalisti che, alla luce dei fatti, si rivelano assurde. «Qui hanno fatto uno dei più importanti interventi geotermici d’Europa, siamo a emissioni zero - spiega il manager. - Avremo una rete in fibra ottica passiva basata sulla luce e senza apparati elettrici in grado di connettere 5000 utenti alla volta. Inoltre abbiamo messo a dimora 14.500 piante riportando la vita e il verde sulle pietre». Triestino doc prestato al mondo della moda per anni (ha lavorato con Benetton, Escada e Hugo Boss prima di ricreare dal nulla Valextra e di dirigere Ittiere nella difficile fase dell’amministrazione controllata) Suppancig è tornato a casa dallo scorso novembre per dedicarsi al successo di Portopiccolo. Sotto il profilo immobiliare si può già parlare di trionfo visto che sul 70% delle 460 unità abitative ci sono preliminari di vendita oppure accordi conclusi: fanno una media di 3 rogiti al giorno. Le prime case verranno consegnate a fine giugno quando comincerà la vita del borgo. «Nei prossimi 7 mesi faremo più di 400 assunzioni - annuncia Suppancig - porteremo qui solo eccellenze. Per esempio abbiamo affidato la direzione sanitaria della Spa a Carmen Salvatore, medico straordinario e grandissima specialista in medical spa. Come executive chef abbiamo chiamato Maria Sole Capodanno, un’incredibile professionista che ci è stata consigliata da Luciano Tona, capo didattico di Alma, la scuola di cucina vicino a Parma in cui insegna Gualtiero Marchesi. L’hotel è nelle capaci mani di Daniele Pilla, uno che ha diretto non so più quanti 5 stelle della Ciga, ma anche fornaio e fruttivendolo sono stati selezionati con la massima cura: vogliamo solo i più bravi». Inevitabile a questo punto parlare di costi e ricavi. L’operazione finora è costata 250 milioni di euro e per l’avviamento sono stati stanziati altri 100 milioni. L’investimento iniziale di Carlo Dodi è confluito nel fondo immobiliare battezzato Rilke in omaggio al grande poeta tedesco che poco lontano da qui, nel castello di Duino, scrisse le sue immortali Elegie Duinesi. La gestione del fondo è della Serenissima SGR proprietaria della Società autostrade di Brescia, Verona, Vicenza e Padova, tra le prime 10 società di gestione del risparmio nel settore dei fondi immobiliari in Italia. L’altra sera all’inaugurazione del porticciolo con l’acqua del mare sono entrate 200 barchette in legno di balsa illuminate da candele bianche, rosse e verdi. Del resto i triestini hanno fatto due guerre per essere italiani, con loro non si scherza su una cosa sacra come la terra di casa.