Alessandro Angeloni, Il Messaggero 15/4/2014, 15 aprile 2014
UN LETTO DI CANDELINE E LA SCRITTA: SPOSAMI
COSÌ CLAUDIA HA CEDUTO AL SUO CAMPIONE –
LA COPPIA
ROMA Serramanna è una cittadina a una quarantina di minuti di auto da Cagliari, lì è nata Claudia Lai, 32 anni, moglie di Radja Nainggolan dal 3 maggio del 2011, matrimonio celebrato nel Municipio e poi festeggiato allegramente con due/trecento invitati. Da una parte, lei, princìpi sani, militareschi, il papà era il maresciallo dei Carabinieri; dall’altra, lui, calciatore figlio di Lizy Bogaerts, belga, e di Marianus Nainggolan, indonesiano protestante di etnia Batak, sparito di casa con Radja piccolissimo. Ha lasciato il Belgio da adolescente, l’Indonesia l’ha vista per la prima volta la scorsa estate, la sua casa è diventata la Sardegna. Perché ha giocato nel Cagliari e perché lì ha conosciuto Claudia. Una casa a Serramanna e un appoggio a Cagliari, più vicino al mare. Nainggolan fa spesso su e giù da Roma per stare con Claudia e la figlia Aysha, poco più di due anni, in più si sussurrava di un bis imminente. Un trio normale, nonostante l’apparenza eccentrica del centrocampista della Roma, segnato da una trentina di tatuaggi, il più grande dedicato alla mamma scomparsa nel 2010, un altro al suo amicone Mauricio Pinilla, ex compagno di squadra, di merende e - raccontano - pure di qualche notte accesa quando giravano per le coste della Sardegna da single. Claudia e Radja si sono conosciuti a Cagliari, in una sera qualsiasi, dopo un allenamento particolarmente faticoso oppure dopo una giornata passata davanti alla cassa di un supermercato, perché Claudia faceva la commessa in un centro commerciale di Villacidro, capoluogo della provincia del Medio Campidano.
COLPO DI FULMINE
Un colpo di fulmine, il fidanzamento, poi la particolare proposta di matrimonio di Radja, che ha fatto trovare a Claudia un letto pieno di candele che formavano la scritta «vuoi sposarmi?». Claudia ha detto subito sì, aspettava solo quel momento. Nainggolan in casa è un bambinone, gioca con la playstation («è il suo più grande difetto», ha ammesso la moglie) e ascolta rhythm and blues, ma non toglie mai tempo alla figlia Aysha, pazza per Peppa Pig. Coppia affiatata, così raccontavano le cronache: cene con amici, lui sempre molto presente, lei persona seria e generosa. I due uniti anche nei gesti benefici e nel volontariato, recente una vendita all’asta di cimeli di Radja, con incasso devoluto all’Ospedale Microcitemico a Serramanna.
«Amore, sei una persona unica in tutto! Sei un ottimo calciatore, padre e marito favoloso, una persona dal cuore grande e buono. Sei la mia vita! Grazie per tutto quello che fai per noi! Ti amo da morire», uno dei messaggi regalati da Claudia al marito poco tempo fa. «Di Serramanna mi ha colpito il rapporto fortissimo che hanno i giovani con la propria famiglia: in tanti a 35 anni vivono ancora con i genitori. Per certi versi è il segnale della mancanza di lavoro, ma anche della presenza di legami molto profondi con la propria famiglia», le parole di Radja. Sembra passata un’eternità.