Laura Serafini, Il Sole 24 Ore 15/4/2014, 15 aprile 2014
STARACE «PROMOSSO», OBIETTIVO RIDURRE I DEBITI
ROMA
Francesco Starace, classe ’55, arriva al vertice di Enel. Dopo settimane di indiscrezioni, le designazioni comunicate nella serata di ieri non rivelano sorprese. Una nomina interna, competente e cresciuto all’interno del gruppo coltivando negli ultimi sei anni il gioiellino di Enel Green Power, la società delle energie rinnovabili che macina utili, traina la crescita del gruppo e di cui è stato presidente dal 2008, anno della costituzione, e ad dal 2010.
La novità delle nomine riguarda soprattutto il presidente: non perché sia donna, tantomeno il suo nome spunta ex novo dalla girandola di nomi in corsa. È piuttosto la sua destinazione che coglie in contropiede, visto che il suo nome era circolato per le Poste. È Maria Patrizia Grieco, classe ’52, donna manager con una carriera solida e strutturata nel mondo dell’informatica e delle tlc alle spalle: nel ’94 responsabile della direzione legale di Italtel, di cui diventa ad nel 2002. Poi al vertice di Siemens fino ad arrivare in Olivetti, dove sinora ha ricoperto l’incarico di presidente esecutivo.
Il ministero dell’Economia ha predisposto l’intera lista degli amministratori che saranno proposti dall’azionista di riferimento (31,24% del capitale), anche se il termine ultimo per la presentazione scade il prossimo 28 aprile, tre settimane prima dell’assemblea convocata per il 22 maggio. Tra i nomi proposti per il consiglio spicca Alberto Pera, ex segretario generale dell’Antitrust, nonché socio dello studio Gianni&Origoni (che in realtà è tra i maggiori advisor per operazioni di M&A e diritto societario per le grandi corporate come Enel). E ancora: spunta il nome di Alberto Bianchi, che dovrebbe essere il presidente della fondazione Big Bang, nonché il legale del premier Matteo Renzi. E poi un altro avvocato cassazionista dello studio Gemma&Partners, Andrea Gemma. Tra le figure femminili c’è Paola Girdinio, preside della facoltà di Ingegneria dell’università di Genova nonché consigliere di amministrazione di Ansaldo Sts.
La nomina di Starace alla guida di Enel lascia vacante il posto di ad in Enel Green Power, il cui consiglio di amministrazione non è in scadenza quest’anno. È probabile, dunque che si proceda a una sostituzione attraverso cooptazione, magari promuovendo un manager della prima linea di Enel Green Power. Anche se il nuovo ad di Enel proviene dall’interno del gruppo – e dunque la sua strategia non dovrebbe essere all’insegna della rottura con il passato – sicuramente ci sarà da attendersi qualche cambiamento nell’equilibrio della prima linea della società elettrica. Non si può certo non considerare il fatto che l’attuale cfo di Enel, nonché presidente di Egp, Luigi Ferraris, è stato in corsa per lo stesso ruolo ricoperto da Starace nell’ipotesi in cui Fulvio Conti, ad uscente, fosse riuscito a mantenere la presidenza. Anche altri ruoli, come quello della comunicazione, potrebbero essere rimessi in discussione. L’eredità lasciata dalla gestione di Conti impone comunque al nuovo manager un percorso abbastanza segnato: il primo obiettivo resta la riduzione dell’indebitamento, ora a quota 43 miliardi, ma che deve scendere ancora. Per fare questo il gruppo ha annunciato ulteriori 4 miliardi di dismissioni da eseguire entro la seconda metà dell’anno: restano da vendere gli asset più complessi, come le centrali slovacche in comproprietà con il governo locale, e altre attività sul mercato dell’Est Europa, forse anche in Russia. Starace non può uscire più di tanto da questo binario: a dettare il passo sono gli impegni presi con le agenzie di rating per evitare il declassamento.
Laura Serafini, Il Sole 24 Ore 15/4/2014