Stefano Boldrini, La Gazzetta dello Sport 15/4/2014, 15 aprile 2014
IN TRENO CON CELLINO
Massimo qua, Massimo là. Una processione di tifosi sul treno che ci riporta a Londra. Cellino ha vissuto il primo giorno da presidente del Leeds in uno dei palchetti di Elland Road, poi ha visto Sassuolo-Cagliari. «Ci è andata bene». La capitale britannica è stata solo una tappa: il viaggio è proseguito, destinazione Miami. «Ma sabato seguirò di nuovo il Leeds». Il 1° febbraio Cellino fu costretto a nascondersi per vedere il derby con l’Huddersfield. Il giorno prima era stato annunciato l’acquisto del club e, subito, il primo fulmine: l’esonero di McDermott. I tifosi presero malissimo la cosa. Grande sostegno a McDermott, cori e cartelli contro Cellino. «Una contestazione pilotata». In due mesi e mezzo, sono cambiate molte cose. La Football League ha preso tempo prima di esprimersi sulla idoneità di Cellino ad entrare nel calcio inglese: la commissione ha atteso la sentenza del tribunale di Cagliari sulla vicenda dello yacht importato in Italia. La condanna, con una sanzione di 600 mila euro e il sequestro della barca, ha offerto il pretesto per bocciare Cellino. L’imprenditore italiano ha inoltrato ricorso e, complice la disastrosa situazione finanziaria del club, è stato accolto.
Fa già la formazione
«Voglio rimettermi in gioco a 57 anni - dice ora - . Anche per me il Leeds è un esame. Devo riportarlo in Premier, ma prima vanno sistemati i conti. La storia delle microspie ha ribadito il concetto che qualcuno non mi vuole, ma ho messo tutto nelle mani della polizia. Ora sto studiando la squadra. McCormack mi piace molto. È un attaccante vero, per me merita una chance in Italia. È bravo pure Murphy, quello che ha segnato due gol al Blackpool. Ho consigliato io a McDermott di utilizzarlo in quel modo e alla fine mi ha ringraziato. Leeds mi entusiasma. C’è passione autentica. Lo stadio è da Premier. I tifosi sono molto caldi. Voglio rilanciare anche il settore giovanile, magari coinvolgendo Matteoli, ma solo per un periodo. I nostri allenatori sono i migliori al mondo, ma non commetterò l’errore di mettere una struttura tecnica italiana, almeno nel periodo iniziale. Vorrei però portare la squadra a preparare la nuova stagione ad Assemini. Il Cagliari? Non so che cosa accadrà. Non è semplice gestire due club, ma si possono creare sinergie. Il Leeds vende più maglie del Manchester City. Il problema è che in Italia i politici hanno rovinato il calcio».
Astinenza e applausi
I tifosi in treno chiedono autografi e fotografie, lo tempestano di domande e «Massimo», con l’inglese appreso tra Londra, Australia e Stati Uniti, risponde a tutti. Ad un certo punto interviene per sedare una baruffa tra il controllore e un fan. L’Inghilterra fa parlare di musica, grande passione di Cellino, condivisa con l’uomo che lo accompagna, Giuseppe Accardi, cognato, avvocato e bassista del gruppo in cui Massimo suona la chitarra. «Adoro rock, opera e classica. Wish you were here è la mia canzone. Ho conosciuto Eric Clapton, gli ho presentato io Lory Del Santo». I tifosi del Leeds non si aspettavano uno così: calcio e musica. Quando scendiamo a Euston, partono gli applausi. Massimo corre verso l’uscita. «Due ore senza fumare. Una tortura».