Francesco Ceniti, La Gazzetta dello Sport 15/4/2014, 15 aprile 2014
GATTUSO DAL PM, ORA L’ARCHIVIAZIONE È PIU’ VICINA
Lunedì in Procura per Rino Gattuso: ieri il pm Roberto di Martino, titolare dell’inchiesta sul calcioscommesse (iniziata nel giugno 2011), ha sentito l’ex di Milan e Nazionale indagato dallo scorso dicembre a causa di una serie di contatti telefonici avuti negli anni passati con uno degli arrestati (Francesco Bazzani, detto il Civ). Sono servite un paio d’ore per chiarire i passaggi contestati all’ex tecnico del Palermo nell’ordinanza firmata dal Gip Guido Salvini e che aveva portato anche a una perquisizione nella casa di Gattuso e al sequestro di materiale informatico (un pc soprattutto). Alla fine chiara la soddisfazione del campione del Mondo 2006 e dei suoi avvocati (in testa Eriberto Rossi) per come sono andate le cose: se non ci saranno dei colpi di scena dal maxi incidente probatorio in corso su tutti gli apparecchi prelevati nel corso dell’inchiesta, l’archiviazione per Ringhio sembra scontata nonostante qualche discrepanza sulla versione fornita per giustificare i contatti rispetto a quella di Bazzani.
Maglie in regalo Il Civ aveva detto al pm di «conoscere molto bene Gattuso e il suo amico Pipieri». Quest’ultimo aveva contratto con Bazzani un debito importante (oltre 20 mila euro) per scommesse effettuate nella ricevitoria di Bologna. Il Civ aveva fatto intendere che quei soldi potevano essere stati messi proprio «dall’amico calciatore». Agli inquirenti, però, interessava sapere se Gattuso fosse stato coinvolto in modo diretto (o anche indiretto) nelle manipolazioni di partite, il reato contestato. «I contatti telefonici e le mie visite a Milanello? Solo per avere magliette in regalo», la spiegazione del Civ. Gattuso ieri ha messo molta distanza tra lui e Bazzani: ha ammesso di conoscerlo, ma in modo marginale («Uno dei tanti che pressano per avere magliette in regalo»). Sul debito contratto da Pipieri (indagato), Ringhio ha alzato un muro: «mai saputo nulla e tantomeno di scommesse». E’ il punto più fragile e delicato del racconto, ma alla Procura interessa poco: non c’è reato. Semmai qualche domanda più approfondita potrebbe arrivare da Stefano Palazzi, procuratore Figc: una volta letto il verbale dovrebbe convocare Gattuso per fugare i dubbi di scommesse vietate (valgono due anni di squalifica) ai tesserati. Tornando a Cremona, gli inquirenti ritengono giustificata dagli atti la perquisizione effettuata all’ex centrocampista, ma al momento non ci sono elementi per un rinvio a giudizio (Ringhio dunque estraneo alle presunte combine). Insomma, l’archiviazione dovrebbe essere scontata.
Prossime tappe A proposito: solo tra maggio e giugno di Martino potrebbe tirare le somme, chiudere l’inchiesta e chiedere il processo per la stragrande maggioranza degli indagati. Due le variabili: la rogatoria chiesta a Singapore per interrogare il boss Dan Tan e i risultati dell’incidente probatorio. C’è attesa in Procura per le tante mail e i messaggi Skype riportati «in vita» dai tecnici. I contenuti sarebbero interessanti, molto più delle varie intercettazioni.