Massimo Sideri, Corriere della Sera 15/4/2014, 15 aprile 2014
ARRIVA TODINI
È stata brevissima la «vacanza» di Francesco Caio fuori dalla Capitale: lasciato a fine marzo l’incarico di commissario per l’Agenda Digitale il manager nato a Napoli nel 1957, laurea in Ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano e Mba all’Insead di Fontainebleau, rientra a Roma per guidare le Poste Italiane. Il programma dei prossimi mesi è già noto: quotare la società a Piazza Affari. Caio ha un curriculum variegato, molto internazionale, sempre a cavallo dell’innovazione. Ma tranne un breve e lontano passaggio alla Sarin, controllata dalla statale Stet, fino ad oggi era rimasto legato a doppia mandata al settore privato: il primo passaggio importante è per l’allora «start up» Omnitel di Carlo De Benedetti. Nel 1996 passa brevemente al piano di sopra, l’Olivetti, e poi alla guida di Merloni prima di iniziare con gli incarichi all’estero: Caio è stato consigliere indipendente di Motorola e di Invensys, chief executive officer di Cable & Wireless, vice chairman di Lehman Europe, poi Nomura. L’ultimo incarico lasciato da pochi mesi è stato quello di amministratore delegato di Avio. Come consulente aveva invece già lavorato per due governi, quello inglese e quello italiano, in tema di banda larga. Caio alle Poste sarà affiancato da Luisa Todini che occuperà la poltrona di presidente. Todini, nata nel ‘66 a Perugia, viene dal board della Rai. È un’imprenditrice (la famiglia controlla l’omonimo gruppo) ed ex eurodeputata in quota Pdl.