www.repubblica.it 6/4/2014, 6 aprile 2014
MILANO
"Crolla" il reddito di Silvio Berlusconi: l’imponibile del leader di Forza Italia è passato dai 35,4 milioni del 2011 a 4,5 milioni di euro. L’ex cavaliere ha pagato la crisi delle sue controllate a cominciare da Mediaset. A rimpolpare i conti delle finanziarie personali di Arcore è stato, quindi, l’assegno da 96 milioni staccato dal Biscione ai suoi soci. Un "tesoretto" messo assieme attingendo dai profitti accumulati nei periodi di vacche grasse, visto che il 2012 - chiuso in rosso per 285 milioni - è stato un annus horribilis per la holding. Il regalo imprevisto ha fatto balzare l’attivo delle sette holding di famiglia consentendo all’ex presidente del Consiglio di prelevare 3,5 milioni di dividendi dalla Holding Seconda.Tutto sommato, poca roba rispetto ai fasti del passato.
Tra gli altri parlamentari, spicca la differenza tra il presidente del Senato Pietro Grasso che batte la collega di Montecitorio Laura Boldrini: l’ex giudice ha denunciato al fisco per il 2012, 176.499 euro, l’ex funzionario Onu 100.618 euro. Per quest’ultima, però, l’imponibile si limita a 6.314, mentre 94.304 euro derivano dalla sua precedente veste di funzionario dell’Unhcr e sono "non soggetti a imposizione nazionale". Il ministro della Pa Marianna Madia denuncia al fisco 98.471 euro, ma possiede anche un appartamento, un box oltre a due porzioni di fabbricati, in nuda proprietà; il ministro guida una fiat panda del 2009.
Nel Nuovo
centrodestra, il ministro dell’Interno e leader della formazione politica, Angelino Alfano, ha dichiarato redditi imponibili per 105.186 euro; il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha invece dichiarato 282.499 euro, mentre il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, anche lei di Nuovo centrodestra, ha dichiarato 98.471 euro.
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta ha denunciato 178.756 euro di reddito imponibile per l’anno fiscale 2013. Brunetta possiede un terreno e 5 case: una a Venezia, una a Roma, una a Ravello, una a Riomaggiore e una a Monte Castello, in provincia di Perugia. Il capogruppo forzista possiede anche tre macchine: una Jeep Wrangler, una Fiat 110 f del 1968 e una Lada Niva, auto russa prodotta negli stabilimenti di Togliattigrad.
Tra gli altri redditi 2012 figurano anche quelli di alcuni ministri del governo Renzi. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha dichiarato 110.603 euro nella casella redditi imponibili; alla stessa voce, i redditi 2012 del ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, e di quello dell’Istruzione, Stefania Giannini, risultano rispettivamente di 102.383 e 117.472 euro. Negli stessi registri, in quanto ministro del governo Letta, risulta anche il reddito 2012 dell’attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, pari a 97.492 euro. Presente, infine, anche il reddito imponibile 2012 del ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, pari a 81.871 euro.
Quanto ai capigruppo, è Lorenzo Dellai il più ricco della Camera, mentre Giuseppe Brescia è il più povero: il presidente dei deputati dei popolari per l’Italia ha un reddito imponibile di 193.299 euro, lo segue Andrea Romano, capogruppo di scelta civica, con 186.095, quindi Renato Brunetta, Giancarlo Giorgetti della Lega con 133.907 euro, Pino Pisicchio, presidente del gruppo misto, con 129.758, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia con 106.944 euro, Nunzia De Girolamo di Ncd con 98.471 euro, Roberto Speranza con 35.895 euro, Gennaro Migliore di Sel con 20.124 Euro. Il più povero di tutti, nullatenente, è Giuseppe Brescia capogruppo grillino che nel 2013 non ha presentato la denuncia dei redditi.
Sono poi molti i deputati del Movimento 5 Stelle che nel 2013 non hanno presentato la dichiarazione dei redditi. Sono i deputati con i redditi complessivamente più bassi e tra di loro molti, prima di entrare in Parlamento, non guadagnavano nemmeno un euro. Tra questi anche il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. Mentre Alessandro Di Battista, uno dei leader del movimento, dichiara di aver guadagnato solo 3.176 euro. Dalla parte opposta della forbice si legge tra gli altri Alberto Bombassei, presidente della Brembo, fra i più ricchi parlamentari: l’industriale, che nei giorni scorsi ha lasciato la presidenza di Scelta Civica, ha dichiarato per il 2012 un reddito lordo di 845.813 euro, versando all’erario 354.658 euro. Dalla dichiarazione consegnata alla Camera risulta che Bombassei possiede più di 37,7 milioni azioni Brembo, detenute attraverso la Nuova Fourb di cui ha il 40% di usufrutto. Inoltre, detiene, circa 7,4 milioni di azioni Ntv e 7 auto storiche, fra cui una Jaguar del 1937.
(14 aprile 2014)