Sara Menafra, Il Messaggero 13/4/2014, 13 aprile 2014
«IO INDAGATO? MA I CLIENTI AUMENTANO»
IL PERSONAGGIO
Indagini e problemi giudiziari hanno inseguito i suoi ristoranti come una maledizione. Ma lui, Giovanni Jhonny Micalusi, il gestore del più noto ristorante di pesce della città, Assunta Madre, ne è sempre uscito pulito, «anche se i ristoranti me li hanno restituiti falliti», ripete a chi gli chiede la sua storia. Lo farà anche stavolta, assicura, pronto a prendere questa mattina stessa un volo da Londra a Roma per presentarsi lunedì, assieme al suo avvocato Cesare Placanica, ai magistrati di Piazzale Clodio che lo accusano di riciclaggio: «Ieri sera avevo la glicemia ad 800, io sono un lavoratore, che va a letto alle 3 e si alza alle 7 tutti i giorni. Non mi merito certo questo».
PRENOTAZIONI IN CRESCITA
Sapere perché non ha abbandonato il ristorante-succursale londinese, il ”Quattro passi”, già ieri mattina dice molto di lui: «Stasera ho una delegazione di russi, mandata a Londra da Putin, c’è anche un ministro di Mosca. Ormai anche qui a Londra ci siamo fatti un nome». E’ così, Jhonny Micalusi e lo è da parecchio tempo. Fin da quando aveva l’Hostaria a Terracina e un omonimo ristorante in via di Monserrato, gli esperti di tutto il mondo e in particolare i romani lo inseguono, leggermente indecisi se assegnare al suo il primato del miglior ristorante di pesce capitolino ma certi che il podio per celebrità sia suo da tempo. Difficile che la nuova inchiesta scalfisca questa certezza: «La notizia sui giornali ha fatto esplodere le prenotazioni, in mattinata mi hanno chiamato da Roma perché eravamo già praticamente pieni. Forse la gente si incuriosisce...».
I CLIENTI VIP
Se i curiosi non mancheranno, i personaggi noti non l’hanno mai abbandonato. Qualche anno fa, i giocatori della Roma De Santis e Borriello andavano da Assunta Madre tutte le pre vigilia di partita perché dicevano che portava bene. Poi si, ci sono anche i meno presentabili. Belen Rodriguez ci va talmente spesso che non fa neppure più notizia. E il boss Michele Senese? «Viene da me da vent’anni, dai tempi di Terracina. Lo conosco ma non siamo amici, ci vediamo solo al ristorante, finché è libero ha diritto di mangiare dove vuole». Gennaro Mokbel già finito nell’inchiesta Telecom Sparkle? «Mai visto, non so nemmeno chi è. Come non conosco questo Vincenzo Mancuso che mi è stato attribuito come socio. E’ possibile che abbia mangiato da noi, ma ci sono 300 coperti non me li posso ricordare tutti». Le voci di consumo di cocaina nei bagni? «Smentisco assolutamente. Non siamo quel genere di locale. Ovvio che non posso controllare, ma non ho mai notato movimenti strani».
LA TELEFONATA
E Micalusi non ricorda granché neppure della sera in cui la conversazione tra Alberto Dell’Utri, fratello di Marcello, e Vincenzo Mancuso è stata intercettata mentre erano seduti al tavolo: «Nulla, assolutamente - ripete - Alberto Dell’Utri è un nostro cliente, è venuto tre o quattro volte, una bravissima persona. Ma gliel’ho già detto, da noi vengono tutti, perché sappiamo lavorare il pesce non certo perché siamo simpatici. Anche Paolo Berlusconi, il fratello del Cavaliere, è un cliente. Lui no, non è mai venuto». Insomma nulla da nascondere: «Guardi che noi facciamo anche del bene. Tutti gli anni il 6 gennaio organizziamo una cena per la comunità di Sant’Egidio».