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 2014  aprile 12 Sabato calendario

LO PSICOLOGO IN PANCHINA IN PREMIER SI VINCE ANCHE COSÌ


Dimenticatevi di Messi e Ribery, di Mourinho e Guardiola. Il nuovo fenomeno del calcio mondiale non è un calciatore né un allenatore, ma uno psicologo. Il suo nome è Steve Peters, lavora per il Liverpool, ed è l’uomo che tutti vorrebbero in società per la prossima stagione. L’allenatore dei Reds, primi in classifica in Premier League e favoriti per vincere il titolo dopo 24 anni di astinenza, lo presenta così: “Steve (Peters, ndr) è uno specialista, un genio nel suo campo. È un aiuto eccezionale perché nel calcio è sempre più difficile gestire il gruppo da soli, ed è fondamentale per l’intera struttura tecnica che stiamo mettendo in piedi insieme. Ha molta esperienza, non solo di sport ma anche di vita reale, per questo è così importante per i ragazzi”.
Inglese, laureato in Matematica e Medicina con un master in Medicina sportiva, Peters è stato la mente dietro la meravigliosa colonna di ciclisti da pista britannici che hanno fatto incetta di ori olimpici, tanto che lo storico tecnico delle due ruote inglesi, Sir David Brailsford, a suo tempo lo definì “il miglior acquisto possibile”. Poi ha lavorato con il pluricampione di snooker britannico Ronnie O’Sullivan, e infine nel novembre del 2012 è approdato al Liverpool insieme al nuovo tecnico Rodgers. All’inizio si presentava al campo di allenamento una volta alla settimana, per i colloqui individuali di routine con i giocatori, poi ha cominciato ad assumere sempre più importanza all’interno dello staff, fino a che sabato scorso, nella partita con il West Ham, si è seduto in divisa ufficiale in panchina, insieme agli altri membri dello staff tecnico. E domani, nel big match che può valere il campionato contro il Manchester City, tutti gli occhi saranno su di lui. Ovviamente Steve Peters non ha inventato nulla. Al di là della frase fatta che gli allenatori devono essere tutti un po’ psicologi, la collaborazione effettiva tra calcio e medicina della mente risale al dopoguerra, per non parlare degli sport individuali, dove i mental coach sono fondamentali nella carriera di un atleta fin dagli albori del secolo scorso. La disciplina da allora ad oggi si è evoluta molto, e da diversi anni lo psicologo è una figura presente nello staff di ogni società di calcio. Un esempio abbastanza conosciuto in Italia è quello di Bruno Demichelis, ascoltatissimo consigliere del Milan di Capello prima e di Ancelotti poi, oggi tornato alla ribalta con Seedorf che lo ha espressamente richiesto nel suo nuovo staff.
Ma mai uno psicologo dello sport è arrivato ad assumere un ruolo così preponderante come quello di Peters al Liverpool. Certo alla crescita dei Reds sono stati funzionali l’arrivo di un tecnico come Rodgers, gli acquisti di Sturridge e Coutinho, l’esplosione del giovane Sterling e la consacrazione della stella uruguaiana Suarez, capocannoniere in Premier e spauracchio dell’Italia ai prossimi Mondiali. Ma è Peters l’uomo più ricercato del calcio. Precettato dal Ct della Nazionale inglese Roy Hodgson per lavorare con la squadra ai Mondiali di Brasile 2014, al ritorno si scatenerà l’asta: pare che il Manchester United per ricostruire dalle macerie di questa stagione gli presenterà un’offerta faraonica, e tutte le migliori squadre europee sono pronte a giocare al rialzo. Dimenticatevi di Messi e Guardiola, la vera svolta si chiama Steve Peters.

Luca Pisapia, Il Fatto Quotidiano 12/4/2014