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 2014  aprile 11 Venerdì calendario

IDEA BUBKA: QUATTRO EROI PER L’UCRAINA


[Sergei Bubka]

Le vicende dell’Ucraina sono tragiche e questo malessere è affiorato anche ad Antalya, dove il mondo dello sport si è dato appuntamento per SportAccord. Molti hanno studiato incuriositi il linguaggio del corpo di Sergei Bubka, ex zar delle aste, presidente del comitato olimpico ucraino, membro dell’Esecutivo del Cio e vicepresidente della federazione atletica mondiale. Si era candidato nel settembre scorso per la presidenza del Cio, ma aveva raccolta una miseria di voti: 8.
Adesso che si trova immerso nel dramma politico Bubka vede per la prima volta quattro campioni che potrebbero avere un ruolo importante nella vita del loro Paese: lui, Vitali Klitschko, Andriy Shevchenko, Valeri Borzov. Però l’ex saltatore con l’asta si trova fra l’incudine e il martello, perché è nativo di Donetsk, la città dell’est, filorussa e ha collaborato col deposto governo. Qui ad Antalya ha cercato di nascondere il suo dramma personale, perché rischia di perdere tutto quello che gli è più caro nello sport.
Quando gli abbiamo chiesto come va, ha risposto «bene», ma il suo sguardo era velato dalla commozione, ha cercato un pallido sorriso, ma quel «bene» era pure pallido, scialbo.
Dove vive adesso?
«A Kiev, come sempre, e non ho problemi. Non ho mai fatto parte di alcun partito. La mia vita è sempre stata dedicata allo sport e alla pace. Quello che sta succedendo è terribile. Mi fa male al cuore. Spero che non peggiori. Quello che vedo in televisione è agghiacciante. Io amo la mia terra».
La sua carica di presidente del Comitato olimpico ucraino è in bilico?
«No, ho parlato con l’attuale Primo Ministro e mi ha detto che la nostra collaborazione continua. Anche durante i Giochi di Sochi la squadra ha continuato le gare. Gli atleti hanno capito che lo sport deve aiutare ad unire».
Ha parlato con Klitschko?
«Siamo amici, ma non ci vediamo da qualche tempo»
È davvero tranquillo?
«Sì, ho la coscienza a posto e adesso l’importante è non fare perdere a molti atleti la possibilità di avere una vita migliore. Io mi preoccupo per loro, non parlo di politica».
Lo conosciamo da molti anni, ma non l’avevamo mai visto così teso, emotivamente provato. Bubka è l’unico dell’Est dell’Ucraina. Degli altri tre «occidentali» finora il più impegnato è stato Vitali Klitschko (ex campione mondiale dei massimi di pugilato insieme al fratello Wladimir), uno dei leader della protesta in piazza Maidan, che continua ad avere un ruolo di primissimo piano nel rinnovamento. Prima aveva accarezzato l’idea di candidarsi alla presidenza del Paese, successivamente ha scelto di entrare nella squadra di Petro Poroshenko, uomo pro-Nato. Andriy Shevchenko si è lanciato il politica nel 2012, ma il suo partito, Ucraina-Avanti!, non è entrato in Parlamento. Però quest’anno ha sostenuto la liberazione di Yulia Tymoshenko e quindi nelle prossime elezioni potrebbe avere più fortuna. Stanno risalendo anche le quotazioni di Valery Borzov, grande sprinter degli anni 70 originario dell’Ucraina occidentale, quella più vicina alla Polonia. Lui e Bubka non sono mai stati amici.