L’Espresso 11/4/2014, 11 aprile 2014
CHI HA PAURA DI PAPA FRANCESCO
Nei palazzi vaticani papa Francesco comincia a fare paura. Persino tra i cardinali, tra i quali crescono i contrari alla rivoluzione che Bergoglio intende varare in tema di apertura a divorziati risposati, coppie di fatto e coppie gay. Oltretevere, tra i porporati più influenti c’è chi ammette di essersi pentito di averlo votato al Conclave e dissente per le sue novità pastorali, a partire da un atteggiamento più misericordioso in confessionale e di una malcelata voglia di apertura ai sacramenti di divorziati risposati. Apertura che riguarda, in qualche modo, anche quelle forme di convivenza da sempre nel mirino delle gerarchie ecclesiastiche, come coppie di fatto e unioni gay. Un tema, quello dell’apertura ai divorziati risposati, sostenuto nel concistoro segreto del 22 febbraio scorso dalla relazione del cardinale Walter Kasper, ma criticato a porte chiuse da circa l’85 per cento dei cardinali intervenuti, tra i quali Camillo Ruini, Angelo Bagnasco e Mauro Piacenza. Tra i cardinali fedelissimi al Papa, invece, sale la preoccupazione per l’incolumità di Bergoglio, specialmente quando, eludendo i servizi di sicurezza, si immerge nella folla per salutare, stringere mani, impartire benedizioni.