c. giu, Corriere della Sera 11/4/2014, 11 aprile 2014
Il suo ufficio dista pochi passi da San Vittore, ma l’obiettivo di Severina Panarello è quello di tenere il carcere molto lontano dalle vite dei suoi 4
Il suo ufficio dista pochi passi da San Vittore, ma l’obiettivo di Severina Panarello è quello di tenere il carcere molto lontano dalle vite dei suoi 4.200 «clienti». La messinese Panarello, 51 anni, è la direttrice dell’Ufficio esecuzione penale esterna (Uepe) di Milano e Lodi. A lei e alla sua équipe di 46 assistenti sociali (dovrebbero essercene 90) è in carico il futuro dell’ex premier Silvio Berlusconi. Dirigente del ministero della Giustizia (68.551 euro di stipendio), Severina Panarello è laureata in giurisprudenza alla Statale di Milano e ha un diploma di laurea di assistente sociale all’Università di Messina. Prima di guidare l’ufficio di Milano ha diretto l’Uepe di Brescia e Bergamo sempre all’insegna di un principio: «L’unica alternativa al sistema detentivo e al sovraffollamento è quella delle misure alternative: la percentuale di recidiva scende al 15%, per chi sconta la pena solo in carcere è dell’80%». L’Ufficio milanese ha in carico 4.133 persone, quasi il doppio di quelle seguite nel 2013 (2.190). Negli uffici di piazza Venino si svolgeranno i colloqui periodici con assistenti sociali, psicologi e criminologi che dovranno verificare il percorso di reinserimento dell’ex premier durante i nove mesi di affido ai servizi sociali. (c. giu.)