Libero 10/4/2014, 10 aprile 2014
I SOLDINI DI LUCIA
A Ballarò, l’altra sera, Lucia Annunziata è partita lancia in resta all’attacco del maxistipendio (sei milioni annui) del numero uno dell’Eni, Paolo Scaroni, già che siamo in tempi di spending review e colpi ai boiardi di Stato. «Il prossimo amministratore delegato prenderà lo stesso stipendio, più o meno?», chiede con piglio tutto suo la storica giornalista Rai alla ministra dello Sviluppo Federica Guidi, che ha appena illustrato il piano del governo sul taglio ai manager pubblici. Ma l’Eni è un’azienda quotata, nota pacatamente la Guidi. «Ma io faccio la domanda per capire», precisa l’Annunziata drizzando ulteriormente la schiena dopo una vita professionale pagata (anche) dai contribuenti. E certo, lei fa la cronista d’assalto e le domande le fa solo e soltanto per capire. Che del resto la società di idrocarburi la conosce intimamente, avendo diretto dal 2007 al 2012 il mensile Oil ricevendo dall’Eni gloriosi compensi che ammontano secondo le cronache a diverse centinaia di migliaia di euro. Adesso il primo pirla che si mette a dire che l’Annunziata fa certe domande solo per lamentarsi del fatto che la collaborazione è terminata si becca «mezz’ora» tutta con lei.