Carlo Laudisa, La Gazzetta dello Sport 10/4/2014, 10 aprile 2014
FININVEST VARA IL SALVA MILAN
Barbara rientra dagli Emirati Arabi carica di progetti, mentre Fininvest lancia un salvagente al Milan orfano della Champions. Tra presente e futuro in casa rossonera si sovrappongono i temi, ma sullo sfondo c’è sempre più la questione finanziaria.
Nei giorni in cui la squadra di Seedorf rivede l’obiettivo dell’Europa League nel quartier generale di via Paleocapa mettono le mani avanti in vista del bilancio del prossimo 31 dicembre. Secondo le indiscrezioni raccolte da MilanoFinanza ci sarebbero già pronti 50 milioni per evitare un rosso di bilancio a fine anno per la società rossonera. Da ambienti Fininvest l’ipotesi non viene smentita e in circostanze del genere va letta come una sostanziale conferma. Tuttavia la questione va interpretata con attenzione. Il prossimo 16 aprile l’assemblea dei soci approverà i bilancio del 2013 con un disavanzo tra i 7 e gli 8 milioni. Ma per i conti in vista del prossimo 31 dicembre va messa nel conto una sostanziale riduzione dei ricavi a causa della perdita dei circa 40 milioni garantiti dall’Uefa per la Champions.
Si deduce così che la famiglia Berlusconi s’appresta a ripianare questo decifit con un’immissione di denaro intorno ai 50 milioni di euro. E non è un caso che nelle scorse settimane Silvio Berlusconi si fosse sfogato in ambienti politici: «Il Milan mi costa 50 milioni». E puntualmente sua figlia Barbara la scorsa settimana aveva precisato: «Papà si riferiva ai costi senza la Champions». Detto, fatto. La mossa di Fininvest non fa che rendere esecutiva la volontà della famiglia di corazzare il futuro del club, a dispetto delle difficoltà contingenti.
Questa cautela finanziaria va di pari passo con gli input al management. All’a.d. per l’area sportiva Adriano Galliani toccherà tenere in equilibrio i costi, proseguendo innanzitutto nella spending review avviato nell’ultimo triennio. Non si dimentichi che il monte-stipendi è già sceso da 180 a 105 milioni di euro. E per la prossima stagione il conto non dovrà superare i 90. Seguendo questa linea, insomma, non c’è spazio per elargizioni della proprietà per particolari colpi di mercato. La realtà è che questo plafond servirà essenzialmente per consentire al Milan il suo programma di risanamento, senza salti nel buio. In quest’ottica va letto il viaggio di Barbara Berlusconi negli Emirati Arabi. L’a.d.milanista per l’area commerciale è appena rientrata da Dubai dopo la tappa di Abu Dhabi. Il bilancio è soddisfacente perché i contatti sono stati interessanti e ad alto livello. Proprio ieri mattina c’è stato il summit di Emirates, main sponsor rossonero con il contratto in scadenza tra un anno. Il vertice ha soddisfatto gli esponenti della compagnia aerea e tra un paio di mesi è stato messo in preventivo un nuovo incontro per discutere del rinnovo del legame che ora porta 12 milioni nelle casse di via Aldo Rossi. Ma il blitz è servito anche a conoscere importanti rappresentanti degli sceicchi. In particolare Barbara Berlusconi ha promosso l’idea di sviluppare il progetto di casa Milan anche a quelle latitudini. Significative anche le conoscenze con un imprenditore cinese che opera negli Emirati e interessato a queste idee. Proficuo anche il contatto con un uomo d’affari thailandese. E ciò lascia credere che Lady B. più avanti viaggi anche da quelle parti.