Andrea Montanari, MilanoFinanza 9/4/2014, 9 aprile 2014
AL MILAN 50 MILIONI DA FININVEST
In attesa dei ventilati nuovi capitali esteri – russi, cinesi, americani che siano – a garantire la continuità operativa e aziendale del Milan sarà ancora una volta Fininvest. La holding di Via Paleocapa, secondo più fonti vicine al dossier interpellate da MF-Milano Finanza, nelle prossime settimane, e comunque entro la primavera, immetterà finanza fino a un massimo di 50 milioni nel club rossonero.
Una iniezione di cash legata ai risultati finanziari e industriali della squadra oggi gestita dal tandem Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. Se il 2013 si è chiuso con una perdita consolidata limitata a 7-8 milioni (in linea con quella del 2012 di 6,9 milioni), l’esercizio in corso rischia di chiudersi con un rosso significativo a doppia cifra. A pesare sui conti saranno i minori introiti televisivi attesi e collegati al rischio sempre più concreto che il Milan non prenda parte alla prossima stagione delle competizioni europee, vista l’attuale posizione di classifica, l’11esimo posto. Per prevenire la situazione, la famiglia Berlusconi impegnerà la holding di via Paleocapa in questo nuovo sforzo finanziario, nonostante l’attenzione del presidente Marina Berlusconi e dell’amministratore delegato Pasquale Cannatelli sia oggi più concentrata sul core business editoriale, quindi Mediaset e la Mondadori in ristrutturazione. Detto questo, Fininvest grazie alla cessione del 5,6% di Mediolanum (le resta un abbondante 30,6%) e al dividendo garantito dal gruppo bancario gestito dall’alleato storico, Ennio Doris, sta per incassare complessivamente 300 milioni (255 milioni dal collocamento concluso a dicembre e 50 milioni di cedole tra l’acconto di novembre e il saldo di maggio).
I 50 milioni in arrivo rappresentano l’ennesimo segnale di fiducia. Che potrebbe essere l’ultimo visto che, non è un segreto, Marina Berlusconi e non solo lei sarebbe pronta al grande sacrificio rappresentato dalla vendita del club rossonero. Ma al momento sarebbe frenata dalla sorella minore Barbara che sta facendo di tutto per rilanciare la squadra con un progetto complesso che prevede anche la realizzazione del nuovo stadio. Operazione non certo facile e soprattutto molto costosa. Ed è in questo contesto che si inquadra la ricerca di un partner finanziario che affianchi la famiglia Berlusconi nel percorso di rilancio delle ambizioni rossonere. Ma a stoppare questo piano ci sono le pretese economiche.
Proprio nei giorni scorsi, Barbara Berlusconi ha smentito le voci relative a una proposta avanzata dal magnate di Singapore, Peter Lim, pronto a mettere sul piatto 300 milioni per il 51% del Milan. «Questa cifra rappresentano circa il 30% del club, non certo il 51%. Come ho già detto, poi, non siamo interessati a vendere il 51% del club, ma solo il 20-30% per progetti specifici come quello dello stadio», ha ribadito l’agguerrita terzogenita di Silvio Berlusconi sapendo così di far breccia nel cuore del padre.
Andrea Montanari, MilanoFinanza 9/4/2014