Luigi Gambacorta e Angelo Picariello, Avvenire 9/4/2014, 9 aprile 2014
BERLUSCONI POTREBBE ASSISTERE ANZIANI DISABILI
Silvio Berlusconi potrebbe andare ad assistere gli anziani, anche disabili, in una struttura dell’hinterland milanese per mezza giornata una volta alla settimana. È questa la proposta contenuta in una relazione che l’Uepe, l’Ufficio esecuzione penale esterna, ha depositato al Tribunale di Sorveglianza di Milano in vista dell’udienza di domani in cui si discuterà la richiesta di affidamento ai servizi sociali del leader di Forza Italia, condannato in via definitiva per la vicenda Mediaset a quattro anni di carcere, tre dei quali coperti da indulto. La proposta, rivelata da Avvenire.it e poi confermata in ambienti giudiziari, è stata presentata solo nei giorni scorsi. L’ultima parola però spetta ai magistrati di Sorveglianza i quali, dopo l’udienza in cui discuteranno anche con i legali di Berlusconi, avranno cinque giorni per depositare il provvedimento. Che potrà disporre l’affidamento in prova o la detenzione domiciliare. E solo nel primo caso entrerà in scena l’Uepe che convocherà il condannato per la firma del verbale in cui sono elencate le prescrizioni, come il divieto di frequentare pregiudicati e tossicodipendenti, non uscire di casa dalle 23 alle 6 di mattina e non allontanarsi dalla Regione Lombardia o dalla Provincia di Milano. Da questo momento comincerà a decorrere la pena. Per cui se dovesse sottoscrivere l’atto il 12 aprile finirà di scontare la condanna l’11 aprile 2015, salvo gli venga concessa, al termine del primo semestre, la liberazione anticipata di 45 giorni.
Nel caso in cui dovesse invece essere disposta la detenzione domiciliare il leader di Fi potrebbe uscire di casa solo un paio d’ore al giorno. Sulla proposta di lavoro socialmente utile formalizzata dagli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini, si è espresso l’Ufficio esecuzione penale esterna che quindi potrebbe andare, come detto, ad assistere gli anziani in una struttura non molto lontana da Arcore, dove ha eletto domicilio.
D’altro canto le residue speranze di Berlusconi di evitare o quantomeno rinviare la mannaia della sentenza Mediaset, con l’annessa norma della legge Severino che gli vieta di candidarsi si assottigliano. Un nuovo stop è arrivato ieri da Strasburgo, dove l’avvocato Ana Palacio aveva presentato ieri mattina la richiesta di adottare misure urgenti ’ad interim’ per consentire a Berlusconi di candidarsi alle Europee. Un’iniziativa, supportata da oltre duemila elettori di Forza Italia, annunciata da Deborah Bergamini e Elena Centemero. Uno stop che non lo coglie di sorpresa, ma che contribuisce a peggiorarne l’umore già nero. Vogliono eliminarmi definitivamente dalla scena, non si arrenderanno mai, ripeteva anche ieri. A Strasburgo pendono anche altri due ricorsi, ma difficilmente saranno discussi prima del 10 aprile. E non aiuta nemmeno l’atteggiamento di Renzi, giudicato ancora non chiaro, al di là della mano tesa del comunicato sulle riforme di lunedì. Il timore è che giochi su più tavoli e sia pronto a mollare il Cavaliere - ormai ex - pur di tenere unito il partito e incassare il primo ok alla riforma del Senato prima delle Europee. E resta l’incertezza sul possibile incontro con il presidente del Consiglio, dato per certo dallo stesso ex premier dopo la telefonata con Renzi.