Massimo Galli, ItaliaOggi 8/4/2014, 8 aprile 2014
NUOVA APPLICAZIONE PER LA LETTURA RAPIDA
Arriva un nuovo metodo di lettura veloce. Già da parecchi anni si insegna, attraverso vari sistemi, ad aumentare il ritmo: per esempio, facendo scorrere le righe di un giornale o di un libro dall’alto in basso anziché orizzontalmente. Ora, però, è la tecnologia a metterci lo zampino.
La novità viene dagli Stati Uniti, dove la start-up Spritz, che ha sede a Boston, ha ideato un metodo che prevede la comparsa su uno schermo di una parola alla volta.
Per rendersi conto di come ciò avvenga, basta collegarsi al sito spritzinc.com. Sulla pagina introduttiva è offerto un test di verifica che permette di leggere a velocità crescente: si parte da 250 parole al minuto e si arriva fino a 600 parole. In quest’ultimo caso, tuttavia, è difficile seguire il ritmo. L’impressione a caldo è quella di una lettura frammentata, con un senso di confusione, fermo restando che si tratta di un procedimento innovativo che scardina abitudini consolidate. I tecnici di Spritz sostengono che alcune persone, dopo un po’ d’allenamento, sono in grado di leggere mille parole al minuto senza troppa fatica.
Il metodo Spritz sarà presto disponibile su un orologio connesso a Internet, prodotto da Samsung, e in seguito su uno smartphone. La società americana intende presentare in questa modalità l’1% dei testi online entro il 2016. I suoi vertici affermano che leggere velocemente non intacca la qualità della comprensione.
Gli addetti ai lavori sono divisi. C’è chi, come il neuropsicologo Stanislas Dehaene, ritiene possibile raddoppiare il ritmo della presentazione di un testo scritto o parlato senza conseguenze negative: fino a 400 parole al minuto le aree linguistiche procedono e sono attivate allo stesso livello di una frase parlata, che può anche essere velocizzata. Ma la sua equipe ha mostrato che, a una velocità più elevata, le aree superiori del linguaggio non riescono a stare al passo.
Secondo il neurologo Laurent Cohen la tecnologia è interessante, ma non mancano le obiezioni: la modalità sequenziale non permette di tornare indietro e di verificare, come si fa con un testo classico. In un percorso gerarchizzato, inoltre, la struttura non viene percepita. Cohen dice di non capire se la memorizzazione e la comprensione in profondità avvengano anche con il nuovo metodo. Altri affermano che un conto è leggere rapidamente, parola per parola, brevi avvisi o messaggi, e un altro è affrontare testi impegnativi, di letteratura o di altre materie.
di Massimo Galli, ItaliaOggi 8/4/2014