Mau.Pic., Il Tempo 8/4/2014, 8 aprile 2014
DAL CALCIO ALLA JIHAD, DIARRA CON I RIBELLI SIRIANI
Ha corso per i campi di calcio di mezza Europa e adesso combatte in Siria tra le file dei jihadisti. Sarebbe Lassana Diarra il calciatore apparso in due video, pubblicati in esclusiva dal sito Il Tempo.it appena quattro giorni fa, nel quale rivendica la sua scelta di combattere con i mujaheddin di Al Nusra, il movimento affiliato ad Al Qaeda e alleato dell’esercito islamico dell’Iraq e del Levante. Ex calciatore dell’Arsenal si è unito ai ribelli jihadisti in Siria e ora vuole continuare la sua battaglia. Dopo aver cambiato diverse maglie tra cui quella del Real Madrid, Diarra avrebbe scelto la bandiera nera con la Shahada simbolo di Al Qaeda. I due video sono stati pubblicati da un sito web jihadista russo, il protagonista parla in inglese e i sottotitoli sono in cirillico.
Si presenta come un ex giocatore della Premier League di origine portoghese (ma Diarra è francese ndr ). Passamontagna e mitra in mano l’uomo, di carnagione scura, dice di chiamarsi «Abu Issa Al-Andalus da Sham», che «è cresciuto con Ronaldo», ha giocato per l’Arsenal, ma poi ha abbandonato il calcio, i soldi e il modo di vita europeo per amore di Allah... Quindi fa un appello a unirsi alla jihad in Siria: «Il mio consiglio è di unirsi a noi, abbiamo bisogno di ogni tipo di sostegno che può aiutarci a combattere il nemico. Ci servono medici, aiuti finanziari. Tutto ciò che possa far vincere la jihad».
In realtà ci sono dubbi sul fatto che si tratti veramente di Diarra. Il calciatore non ha mai fatto mistero di essere un musulmano praticante, ma attualmente è nella rosa del Lokomotiv Mosca (quest’anno 15 gare, l’ultima il 16 marzo). Che ha smentito la notizia e ha spiegato che il centrocampista sta recuperando da un infortunio.
Anche l’Arsenal, ha smentito che un suo ex giocatore possa essere coinvolo in qualche modo nella guerra in Siria. Ma la storia dei Gunners è in qualche modo legata alla jihad. La vulgata vuole che Osama Bin Laden facesse il tifo per loro. E appena lo scorso anno la squadra inglese ha aperto una scuola di calcio nel campo profughi di Zaatari in Giordania che ospita alcune migliaia di bambini fuggiti dalla guerra civile in Siria.
Mau.Pic.