Stefano Boldrini, La Gazzetta dello Sport 8/4/2014, 8 aprile 2014
IL SABATO CHE CAMBIO’ LA STORIA DEL CALCIO INGLESE
Il collega del Corriere della Sera Fabrizio Roncone, 25 anni fa cronista di Paese Sera, il giorno dopo la strage di Hillsborough incontrò su un ascensore dell’ospedale di Sheffield il premier britannico Thatcher. La Lady di ferro disse poche parole: «È terribile. Tragedie come questa non devono più accadere». Il pomeriggio precedente, per la semifinale di coppa d’Inghilterra Liverpool-Nottingham Forest, 96 persone, di cui 79 avevano meno di 30 anni, erano morte asfissiate per la calca prodotta dall’apertura del cancello C dello stadio di Hillsborough, impianto dello Sheffield Wednesday. L’ultimo a morire è stato Tony Bland, nel 1993, dopo 4 anni di coma vegetale. I feriti furono 766. Alcuni di loro si sono suicidati per le conseguenze psicologiche del dramma.
Il rapporto Taylor
Questa tragedia, che sarà ricordata il prossimo weekend in tutti i campi inglesi spostando simbolicamente l’orario di inizio di 7 minuti – l’arbitro di quel Liverpool-Nottingham, Ray Lewis, oggi 70 anni, interruppe la gara dopo 6’ -, ha cambiato la storia del calcio d’Oltremanica. Il governo conservatore della Thatcher attribuì la colpa dell’accaduto agli hooligans. La tesi fu sostenuta dalla polizia e dalla federazione inglese. I tabloid, specie il Sun , accreditarono questa versione. Ma la sciagura, la peggiore della storia del calcio inglese, non fu prodotta dalla violenza degli hooligans, come avrebbe dimostrato un’inchiesta indipendente nel settembre 2012. Le indagini furono affidate al ministro della Giustizia, Peter Taylor. Dopo 31 giorni, Lord Taylor presentò due report: nel primo era ricostruita la vicenda, nel secondo erano fissate le linee guida generali per la sicurezza nel calcio inglese. Questo documento, passato alla storia come il rapporto Taylor, avrebbe portato alla ricostruzione di diversi stadi, all’obbligo dei posti ai sedere e a una serie di misure ferree. Il secondo documento oscurò in parte le conclusioni del primo, in cui Lord Taylor evidenziò gli errori compiuti dall’organizzazione – in primis la federazione – e dai comportamenti della polizia.
Le scuse di Cameron
Nel 1991 fu emessa la sentenza su Hillsborough: morte accidentale. Nessun colpevole. Un verdetto scandaloso, sconfessato nel settembre 2012 grazie all’inchiesta Hillsborough Independent Panel (395 pagine, 450 mila documenti consultati), promossa dal vescovo di Liverpool e dall’associazione dei parenti delle vittime «Justice For 96». Questo report ha dimostrato le colpe e le inefficienze della polizia, responsabile anche di aver inquinato le indagini – manipolate 164 testimonianze – e di aver indirizzato i media «verso una versione dei fatti diversa da quanto accaduto». È emerso un particolare agghiacciante: 59 delle 96 vittime erano ancora in vita alle 15.15 del 15 aprile ’89. Se i soccorsi fossero stati tempestivi, 41 avrebbero potuto essere salvate. Il premier Cameron si è scusato con i parenti dei morti per la doppia ingiustizia: «L’incapacità di proteggere i loro cari e l’imperdonabile attesa per arrivare alla verità». Anche il Sun si è scusato: aveva definito i tifosi Reds «bestie», raccontando che la strage era stata provocata da fan ubriachi entrati in campo per rubare il portafoglio ai morti. Una nuova indagine infine è stata avviata proprio la settimana scorsa.
«Vincere per loro»
La tragedia è ricordata ogni anno dai tifosi del Liverpool. Sabato e domenica, tra FA Cup e Premier, si renderà omaggio alle vittime. La cerimonia più suggestiva si terrà ad Anfield, dove è in programma Liverpool-Manchester City, decisiva per il titolo, e dove saranno deposte le sciarpe di tifoserie di tutto il mondo. Rodgers, tecnico Reds , dice: «Ci sono 96 persone in cielo che sempre sosterranno la nostra squadra. Vogliamo vincere la Premier anche per loro». Oggi è un anno esatto dalla scomparsa di Margaret Thatcher. La tragedia di Hillsborough è una delle ombre della sua era.