Marco Bellinazzo, Il Sole 24 Ore 5/4/2014, 5 aprile 2014
ARCHIVIO RAPPORTI, INVIO PROROGATO
MILANO
L’agenzia delle Entrate sospende l’obbligo di inviare i dati dei clienti per gli intermediari sottoposti agli obblighi previsti dall’archivio dei rapporti finanziari. Una sospensione "a data da destinarsi" annunciata con un comunicato stampa pubblicato ieri pomeriggio sul proprio sito internet.
«In base al punto 3.1 del provvedimento del 25 marzo 2013 – si legge nella nota – la comunicazione integrativa annuale all’Archivio dei rapporti con gli operatori finanziari dell’anno 2013 avente ad oggetto i saldi ed i movimenti, è prevista entro il 20 aprile 2014. Tenuto conto dell’esigenza di acquisire ulteriori informazioni utili all’attività di controllo al fine di uniformare e semplificare l’adempimento, con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia, di prossima emanazione, sarà fissato un nuovo ed unico termine per la trasmissione dei nuovi elementi, unitamente a quelli relativi ai saldi e movimenti 2013».
Dunque, l’amministrazione finanziaria in vista dell’entrata a regime di altre banche dati e di altri analoghi obblighi ha deciso di prendere tempo, spostando in avanti la scadenza del 20 aprile relativa alla spedizione dei dati 2013 all’archivio dei rapporti finanziari, e di razionalizzare il sistema in modo da semplificare le diverse procedure di comunicazione. In particolare, è in via di conclusione l’iter di recepimento del Fatca: la normativa frutto dell’Accordo Intergovernativo firmato lo scorso 10 gennaio 2014 entrerà in vigore ufficialmente il 1° luglio 2014. Per quanto riguarda l’Italia mancano due passaggi fondamentali, l’emanazione della legge di ratifica (che conterrà anche molte norme di merito relative, ad esempio, all’apparato sanzionatorio nazionale), e del decreto attuativo del ministero dell’Economia (atteso non prima di maggio). In base al Foreign Account Tax Compliance Act in Italia un’ampia categoria di operatori del mercato finanziario (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) saranno tenuti all’identificazione della clientela Usa e alla comunicazione delle informazioni rilevanti all’agenzia delle Entrate.
Sul versante interno, per fare un altro caso, per combattere il fenomeno dei finti poveri che manipolando l’Isee accedono indebitamente alle prestazioni sociali agevolate il ministero del Lavoro e l’Agenzia stanno mettendo a punto nuove modalità di trasmissione e condivisione di dati e notizie finanziarie sui circa 40 milioni di conti correnti degli italiani, avendo nel mirino la giacenza media, ossia l’importo mediamente presente nel corso dell’anno sul rapporto finanziario intestato al contribuente. Ecco perchè l’Agenzia intende apportare delle modifiche sostanziali rispetto all’attuale quadro delle informazioni da inviare all’archivio dei conti correnti che attualmente comprendono, tra le altre cose, il saldo iniziale e finale del periodo sotto osservazione.
Si sta valutando, perciò, con le associazioni di categoria, di includere nel report periodico nuove informazioni. Un elemento essenziale potrebbe essere proprio quello della giacenza media, in modo da far emergere l’effettiva disponibilità dei cittadini che presentano la Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) necessaria per il calcolo dell’Isee. Per permettere un rapido adeguamento al Fatca, inoltre, si prescriverà l’indicazione della residenza fiscale dei propri clienti. Questo non solo per evidenziare la presenza di eventuali cittadini statunitensi, ma anche per identificare gli altri soggetti stranieri residenti in altri Paesi che aderiranno agli accordi multilaterali (principalmente in sede Ocse) che nei prossimi mesi adotteranno la normativa sullo scambio automatico dei dati tra amministrazioni fiscali sulla scia del Fatca Usa.
E, in quest’ottica, potrebbe essere imposto anche un dettagliato resoconto informatico sulla tipologia dei clienti ovvero sull’appartenenza a una determinata categoria professionale o produttiva.
Marco Bellinazzo