Maurizio Stefanini, Libero 6/4/2014, 6 aprile 2014
LE PIÙ BELLE AL MONDO SONO ARGENTINE MA PASSI IL CONFINE E TROVI LE PIÙ BRUTTE
Lo sapete chi sono le donne più sexy del mondo? Argentine, colombiane, estoni e lettoni. Sono solo questi quattro i Paesi indicati col verde scuro del “very sexy” in una carta del mondo appena elaborata sul portale TargetMap. Sull’Argentina gli italiani potranno forse giudicare dal fenomeno Belén. Sulla Colombia l’autore di queste note è parte in causa non obiettiva, avendone sposata 21 anni fa una cittadina. Sull’Estonia era Indro Montanelli a raccontare di aver accettato da giovane un posto da lettore di italiano all’Università di Dorpat proprio per quel motivo, aggiungendo: «E lì le ragazze venivano a letto volentieri». La Lettonia, va be’, sta là vicino.
Ovvio, però, che il tema è da suscitare polemiche e dissidi dei più fieri. A partire da quelli di Cile e Venezuela, che fieri avversari storici di Colombia e Argentina in quelle gare di Miss che lì sono quasi importanti come i Mondiali di calcio potrebbero risentire del verdetto quasi come la Francia quando perse con noi i Mondiali del 2006. Il Venezuela di Aida Yespica è in effetti messo solo nella seconda categoria verde chiaro delle sexy: con la Repubblica Ceca di Alena Seredova e Eva Herzigova, la Bosnia-Erzegovina di Sabina Began, la Serbia, la Russia delle Pussy Riot, l’Ucraina delle Femen, la Macedonia, le in proposito mitiche Svezia e Brasile, le meno sospettabili Angola, Tanzania, Egitto, Iran, Vietnam, Indonesia, Corea del Sud, Giappone. Le italiane stanno nella terza categoria delle “normali”, contrassegnate in giallo: come la gran parte dell’Europa Occidentale, Nord Africa, Cina, Ecuador, Messico e Cile. La Quarta
categoria delle “poco attraenti”, in arancione, darebbe ragione ai noti giudizi di Berlusconi sulla Merkel, visto che ci mette anche le tedesche. Però assieme a statunitensi, britanniche e australiane, malgrado il modo in cui inflazionano i grandi e piccoli schermi. E anche portoghesi, indiane e saudite. L’allarme rosso sulle brutte concentrate tra Africa centrale, Iraq, Afghanistan lascia intuire che probabilmente a fare la classifica è stato qualche militare o ex-militare statunitense: frustrato dalle difficoltà di approccio con le indigene in Iraq e Afghanistan, estasiato da esperienze asiatiche, e che giudica le connazionali non dalle immagine patinate di Hollywood ma da una vita di tutti i giorni dove l’obesità è ormai un’emergenza nazionale. Ma in fondo alla classifica c’è anche la Bolivia; come dire: passi il confine con l’Argentina delle «miss» e ti ritrovi nel Paese dell presunte bruttone.
L’avvertenza però è che Target Map è un sito che, come Wikipedia, raccoglie materiali dal web e pubblica ciò che viene inviato. E fa notizia quando si lancia in temi controversi, come la mappatura mondiale dei seni femminili che 3 anni fa assegnò la palma di massime tettone a russe, norvegesi, svedesi e finlandesi. Poco prima una classifica sulle dimensioni medie del pene aveva visto primi i congolesi con 17,9 cm e ultimi i coreani: divisi dal regime, ma uniti Nord e Sud da un malinconico 9,7. Italiani comunque in posizioni alte, cioè lunghe, col 15,74. L’anno scorso aveva pure misurato la facilità delle donne a essere rimorchiate.