Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  aprile 06 Domenica calendario

IL CASO DELL’INTER


Si brinda alla presunta ripresa, senza alcun dubbio innescata dai mille miliardi che la Bce vorrebbe immettere nel sistema e agli imponenti investimenti di Bank of China nelle grandi aziende di Stato come Eni ed Enel. Ma dei mille miliardi che erano stati generati dal nulla neppure un paio di anni fa, che ne è stato? Non ho visto gli effetti benefici di quei flussi di denaro che dovevano condurre alla ripresa, che dovevano far ripartire il mercato immobiliare grazie al ritorno alla erogazione dei mutui. Neppure l’epidemia di chiusura di partite Iva che solo l’anno scorso in Italia ha superato le 100mila unità, mentre in Spagna si è registrato un aumento del 45% dei fallimenti rispetto all’anno precedente, si è arrestato. Al contrario come sanno bene tutti gli economisti veri se l’aumento della massa monetaria non è supportato da un corrispondente aumento dei beni prodotti dall’economia reale, il tutto si traduce in inflazione. Non voglio pensare che i cinesi siano degli sprovveduti. Ma il concetto del vengo, metto i miliardi e vinco non è un automatismo. Se ne è accorto il neopresidente dell’Inter.
Battista Cippa