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 2014  aprile 06 Domenica calendario

OGNI MINUTO 2.530 PUNTATE

Calano le slot e crescono le Vtl (le mac­chinette di nuova generazione) e au­menta anche il mercato delle scom­messe, in particolare di quelle illegali. Gli ulti­mi dati ufficiali relativi allo scorso 15 marzo se­gnalano ancora una volta un florido mercato del gioco. Bisca Italia, dunque, non dà segni di ce­dimento. Come conferma il dato impressio­nante di 1,33 miliardi di transazioni trasmesse lo scorso anno dalle varie piattaforme di gioco connesse ai sistemi di controllo realizzati e ge­stiti dalla Sogei, la società del ministero dell’E­conomia che si occupa del­la trasmissione di tutti i da­ti dell’anagrafe tributaria. E questo 1,33 miliardi di tran­sazioni sono 1,33 miliardi di giocate, tasti pigiati, pun­tate, mani di videopoker, scommesse e quant’altro, come ci spiega Filippo Tor­rigiani, già assessore an­tiazzardo del comune di Empoli, tra i primi a muo­versi su questo fronte, e og­gi coordinatore del gruppo di lavoro sull’azzardo di Av­viso pubblico, l’associazione di comuni per la legalità e il contrasto alle mafie e alla corruzio­ne. E 1 ,33 miliardi di giocate all’anno vogliono dire 3,6 milioni al giorno, quasi 152mila all’ora, 2 .530 al minuto, 42 al secondo. Notti compre­se. Un movimento difficilmente controllabile. E dove trucchi e illegalità si inseriscono facil­mente. Ma andiamo con ordine e scorriamo i dati. Cominciando dall’offerta, cioè da quante possibilità di gioco hanno gli italiani. E queste sono costantemente in crescita. Così troviamo 47 tipologie diverse di lotterie istantanee, una in più rispetto a novembre 2013: in realtà era­no arrivate a 54 ma il 17 marzo il concessiona­rio Lotterie nazionali ha chiesto e ottenuto dai Monopoli la cessazione di sette. Continuiamo con 12 lotterie istantanee telematiche, una in più rispetto a novembre. Abbiamo poi 29 tipo­logie di scommesse sportive a quota fissa (dal calcio italiano e straniero al ciclismo, dal basket all’hockey, fino allo sci alpino). E ancora due ti­pologie di bingo (di sala e a distanza), 3 di gio­co a base ippica, 5 di giochi numerici a totaliz­zatore (superenalotto, win for life, ecc.), 3 di gio­co del lotto. Per quanto riguarda le slot machi­ne, il gioco più diffuso e utilizzato dagli italiani, questi primi mesi del 2014 hanno fatto regi­strare un leggero calo. Le macchinette autoriz­zate al 15 marzo erano 411.613, contro le 424.700 dello scorso novembre con un calo di 13.087, circa il 3 per cento. Quelle effettivamente in esercizio erano 367.118 rispetto alle 372.467 di quattro mesi fa (meno 5.349). Ben 3.284 so­no le slot sequestrate, praticamente uguali a novembre quando erano state 3.373. Se, dun­que, le slot fanno segnare un leggero calo, le V­tl proseguono nella crescita, passando da 50.556 di novembre a 51.224 del 15 marzo (+668). E a proposito di sequestri au­mentano sensibilmente i siti di scommesse, prono­stici, giochi e lotterie inibi­ti dall’Agenzia dei Mono­poli: al 7 febbraio erano 4.795 i siti bloccati perché il­legali o irregolari, con un aumento di 198 rispetto a novembre a conferma del grande interesse dell’eco­nomia criminale e mafiosa in questo settore del gioco, quello in maggiore espan­sione e dove sono più faci­li i trucchi e i guadagni. Un’ulteriore conferma arriva dai controlli effettuati a partire dal gen­naio 2012 in 284 comuni che hanno permesso di rilevare 577 agenzie di raccolta scommesse prive di licenza di Pubblica sicurezza che han­no operato per conto di 26 bookmakers italia­ni ed esteri, privi di concessione statale. Al se­guito di questi controlli, svolti sia dal persona­le dei Monopoli che dalla Guardia di Finanza e dalle altre forze di polizia, sono stati attivati da­gli uffici regionali dell’Agenzia 607 procedimenti tributari (alcune agenzie sono risultate opera­re per conto di diversi bookmaker) per il recu­pero dell’imposta unica sulle scommesse e l’ir­rogazione delle relative sanzioni tributarie. Que­sti procedimenti hanno permesso, dal 2007 al 2012, di accertare una base imponibile sottrat­ta a tassazione pari a 296.366.156 euro e un to­tale di 19.775.399 euro a titolo d’imposta unica sulle scommesse e relative sanzioni tributarie. Cifre enormi, l’ennesima dimostrazione del grande affare del gioco e delle fortissima pre­senza criminale.