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 2014  aprile 05 Sabato calendario

GIOVANE

«Ho studiato filosofia e ho studiato anche l’inglese, se è per questo. Dicono che le lingue si imparano meglio da giovani, ma l’età vera la decidi tu. Io sarò giovane anche a 70 anni» (Sinisa Mihajlovic).

VECCHIO «Non mi turba essere il pilota più vecchio della Formula 1. Così è la vita. Non m’interessa l’età mia o degli altri. Io voglio continuare a vincere e lavoro duramente per questo. Mi pare anche giusto, però, che anche i piloti giovani abbiano un’opportunità» (Kimi Raikkonen).

TRISTE «Sarebbe molto triste se sentissi ora di non poter lottare per il Mondiale. Io sono sicuro che, all’ultima gara, ad Abu Dhabi, saremo lì a giocarci il titolo. La macchina è molto giovane, i margini di crescita sono più ampi» (Fernando Alonso).

SERENO «Sono sereno perché faccio il lavoro più bello del mondo. Vivo in una città magnifica e non credevo di trovarmi così bene. In squadra c’è un ambiente perfetto, mi sento a casa, siamo un bel gruppo di “italiani” e si passa del tempo insieme, facciamo grigliate e serate con Lavezzi e con gli altri… Abito a Neuilly-sur-la Seine, sono papà di Tommaso da tre settimane, il Psg è una grande d’Europa, io gioco quasi sempre. Cosa chiedere di più?» (Marco Verratti).

ME «Tutti i miei gol sono fatti in area di rigore, sono un giocatore che si sposta bene vicino all’area di rigore. Ma non mi va tanto di parlare di me. Lo dovete chiedere all’allenatore come sono in campo» (il neoacquisto della Lazio Filip Djordjevic).

IDOLI «A Madrid ci sono stato sette anni e posso dire grazie al club e alla gente perché mi hanno fatto crescere. I miei idoli, a parte mio padre, sono tutti giocatori del Real e vanno da Raul a Van Nistelrooy. Pero avevo bisogno di cambiare, di nuovi stimoli» (Gonzalo Higuain).

LISTA «Ho avuto problemi personali con Lotito, ma in ogni caso non sono andato via gratis, la mia cessione ha portato soldi in cassa. Mi è dispiaciuto moltissimo lasciare la Lazio. Con Lotito hanno litigato molte persone, la lista è lunga» (Lorenzo De Silvestri).

FELICITA’ «Dei Lakers mi sono rimasti due o tre momenti di assoluta felicità. Il primo quando venni scelto. Da bambino dicevo: andrò ai Lakers e vincerò. Ridevano, non capivano. Ma credevo in me stesso, ce l’ho fatta e lo dico a chiunque faccia sport: non c’è sogno che non possa realizzarsi» (Sasha Vujacic, guardia della Reyer Venezia, una lunga esperienza in Nba).