Fabrizio Massaro, Corriere della Sera 4/4/2014, 4 aprile 2014
MILANO —
Il fondo messicano Fintech Advisory e la società d’investimento brasiliana Btg Pactual sarebbero intenzionati a confermare l’attuale management di Montepaschi anche l’anno prossimo, al rinnovo del consiglio di amministrazione. È questo l’orientamento che si raccoglie in ambienti vicini ai due fondi che a inizio settimana hanno siglato un accordo per rilevare dalla Fondazione (efficace dopo le autorizzazioni di Tesoro e Banca d’Italia) il 6,5% dell’istituto senese sottoscrivendo allo stesso tempo con l’ente di Palazzo Sansedoni un patto di sindacato sul 9% complessivo di durata triennale, e con un lock-up (vincolo alla vendita delle azioni) di durata biennale.
I dettagli dell’accordo parasociale dovrebbero essere resi noti oggi. L’indicazione del presidente dovrebbe spettare al socio senese, quella dell’amministratore delegato ai nuovi azionisti. Secondo le indiscrezioni, ai fondi esteri andranno 3 candidati (su 6 totali) e altri 3 alla Fondazione Mps, nel frattempo scesa al 3,1% del capitale. Dopo due anni si vedrà se i fondi resteranno a Siena o passeranno all’incasso cedendo le azioni.
La decisione di investire nella banca senese — che sta per varare un aumento di capitale da 3 miliardi — sarebbe stata presa dai due fondi in un’ottica di continuità, a sostegno del piano di ristrutturazione elaborato dall’istituto presieduto da Alessandro Profumo e guidato dall’amministratore delegato Fabrizio Viola secondo le linee imposte dalla Commissione Ue per autorizzare i 4 miliardi di Monti bond. La scommessa dei fondi — in particolare Fintech Advisory, controllato dal finanziere messicano David Martinez Guzman ma anche di Btg Pactual — è quella di un rialzo del titolo Mps (ieri 0,2845 euro, +2,26%) grazie alla cura da cavallo imposta da Viola all’istituto: insomma, una impostazione da fondo «distressed», che investe cioè in aziende in crisi scommettendo nel rilancio. Peraltro già lo stesso ingresso in Mps li ha fatti guadagnare, visto che dalla Fondazione i due fondi hanno comprato a 0,2375 euro.
In ogni caso si conferma l’interesse dei capitali esteri per le banche italiane. Una riprova è arrivata ieri dal fondo Usa BlackRock — attualmente primo socio di Mps accreditato dell’8,5%, nonché in Unicredit (5%), Intesa Sanpaolo (5%) e forse Ubi Banca (sotto il 5%) — salito al 6,85% nel Banco Popolare (ieri in Borsa in rialzo del 2,30% a 15,60 euro). Di recente nell’istituto veronese alla prese con una ricapitalizzazione da 1,5 miliardi sono comparsi anche Ubs, Goldman Sachs e Norges Bank.
Fabrizio Massaro
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