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 2014  aprile 03 Giovedì calendario

Per Nicholas Brody, personaggio della serie "Homeland", la Tower of David in Venezuela era sia un rifugio che una prigione

Per Nicholas Brody, personaggio della serie "Homeland", la Tower of David in Venezuela era sia un rifugio che una prigione. Per la gente che l’ha occupata nel 2007 è decisamente casa. Il grattacielo prende nome dal suo costruttore David Brillembourg, si erge per 45 piani, ha una pista d’atterraggio per l’elicottero, una spettacolare vista su Caracas e sulle montagne che la circondano, e inizialmente doveva essere il nuovo centro finanziario della capitale, con uffici e hotel di lusso. E’ stato abbandonato quando il costruttore morì, nel 1994, senza che fosse nemmeno inaugurato, e oggi al suo interno vivono circa 3000 persone. Tra i corridoi del centro finanziario abbandonatoTra i corridoi del centro finanziario abbandonato Si può definirla la più alta baraccopoli del mondo. Gli squatters l’hanno occupata sette anni fa e il governo socialista di Hugo Chavez chiuse un occhio. Per questo i poster con la sua faccia dominano le pareti, con sotto la scritta "Eterno Comandante". Alcuni tengono la sua foto sul letto come un santino. Il Presidente, morto l’anno scorso per un cancro, si è rivolto con affetto a questi occupanti, che spiegano: «Chavez ci ha riscattati, ha ribadito che tutti abbiamo lo stesso diritto di vivere su questo pianeta». Mentre per molti cittadini il grattacielo è un ricettacolo di ladri e il simbolo della mancanza di rispetto per la proprietà altrui, per i suoi inquilini è il paradiso, il rifugio dagli slum criminali offerti dal resto della città. Thais Ruiz, 36 anni, vive al ventisettesimo piano con suo marito e cinque bambini. All’inizio hanno montato una tenda, poi man mano sono riusciti a portare su mattoni e mobili e ora abitano in un vero appartamento: «Mai vissuta in un appartamento prima d’ora. Stavamo nello slum di Petare, tra gli spari delle gang. Una volta abbiamo trovato un cadavere davanti alla porta. Qui invece, la porta, possiamo lasciarla aperta». Sotto le crepe del ventisettesimo pianoSotto le crepe del ventisettesimo piano Gli inquilini si sono dati delle regole. I corridoi comuni sono puliti, esistono "i delegati di piano", una sorta di mini-governo che prende decisioni e sanziona quando si sgarra. Dei 45 piani disponibili, 28 sono abitabili. Quando il cantiere è stato sospeso, l’edificio era abbastanza sistemato, alcuni inquilini si sono dovuti fare da soli l’impianto elettrico e talvolta un sistema idrico. Ogni famiglia paga circa 32 dollari al mese di condominio, un fondo che serve a sostenere le ronde di controllo. Non è certo un posto che soddisfa le norme di sicurezza: tre anni fa una bambina è morta cadendo in un buco e un motociclista è volato giù dal balcone. Gli spacciatori trafficano e i ladri entrano facilmente. Ma gli inquilini stanno cercando di buttarli fuori e dichiarano: «Non siamo delinquenti né invasori, siamo occupanti di uno spazio vuoto». Maria fa la sarta nel suo appartamento della Tower of DavidMaria fa la sarta nel suo appartamento della Tower of David Qualcuno ha un lavoro regolare, c’è chi fa il tassista ad esempio. Altri si sono organizzati a casa: c’è chi fa la sarta, chi fa l’estetista, chi vende detersivi. Ha aperto addirittura un dentista. Sul tetto si fanno torneo di domino. Chi ha bisogno dell’Hilton?