Antonella Piperno, Panorama 3/4/2014, 3 aprile 2014
UNA PISTA DI EURO PER PROIETTI
& C –
Per guadagnare più del primo presidente della Corte di cassazione [311 mila euro l’anno) a Gigi Proietti basta poco: cinque puntate di La Pista, il nuovo show del venerdì sera di Raiuno, nel quale l’attore si cimenta in un ruolo inedito: soppesa e valuta le performance delle otto squadre di ballerini capitanate delle varie Amii Stewart e Cristel Carrisi. Per il compenso da giurato eccellente nel format colombiano prodotto da Endemol si parla di 70 mila euro circa a puntata. Una cifra che stride con la spending review e con le sforbiciate ai cachet degli amministratori delle società controllate dal ministero del Tesoro, dove lo stipendio cui parametrarsi dal 1° aprile e al quale si dovrà inchinare Anna Maria Tarantola, è quello del primo presidente di Cassazione: la presidente della Rai, che già si era tagliata di 82 mila euro il compenso rispetto al suo predecessore Paolo Garimberti scendendo a 366 mila euro, passerebbe a 311 mila.
Ma per convogliare i grandi nomi in prima serata si continua a spendere: per il suo rientro alla grande in Rai (il cui bilancio, appena presentato, è sostanzialmente in pareggio) l’altra giurata Rita Pavone avrebbe ottenuto 50 mila euro a puntata, mentre l’ultima del trio, Claudia Cerini, ne intascherebbe 20 mila. Flavio Insinna, che a settembre aveva accettato una riduzione del 30 per cento per la conduzione di Affari tuoi, dopo avere chiesto 80 mila euro a puntata, si sarebbe accordato per 70 mila. Si dovrà accontentare di poco invece (50 mila euro in gettoni d’oro da spartire tra i 10 componenti) la squadra che si aggiudicherà la gara. Cachet a parte, la vittoria di ascolti nella serata d’esordio, con il 16,48 per cento di share medio, non ha risparmiato critiche a La Pista. Giudicato troppo simile ad altri due programmi della rete ammiraglia, Ballando con le stelle e Tale e quale show, il talent campione di share con picchi del 30 per cento.