B. C. e C. S., Il mio Papa 2/4/2014, 2 aprile 2014
LO SAPETE CHE IL BANCOMAT VATICANO PARLA LATINO?
Uno degli aspetti più interessanti del piccolo grande mondo della Città del Vaticano è che contiene praticamente ogni cosa, ogni servizio di cui si possa avere bisogno, come dicevamo nella scorsa puntata di questa nostra guida (pubblicata nel numero 3 di II mio Papa). Molte strutture sono aperte anche a chi non è cittadino vaticano: quasi sempre, però, con regole di funzionamento che le rendono uniche. E perfino sorprendenti. Prendiamo a esempio i distributori di benzina. In Vaticano sono tre, nelle zone di Santa Marta, Sant’Anna e San Giovanni in Laterano, e la benzina è più conveniente che in Italia: costa circa 40 centesimi in meno al litro; si può rifornire, però, solo chi ha una tessera carburante (per residenti e autorizzati), collegata a una sola targa e a un solo distributore. A proposito, non è venduto il Gpl e all’interno del Vaticano il limite di velocità è di 30 km all’ora. È facile, invece, accedere alla fornitissima Farmacia Vaticana, una delle più frequentate al mondo. Vi si trovano medicinali che non sono in vendita in Italia o che qui sono proposti a prezzi inferiori, ma non troverete prodotti contrari alla morale cattolica. Per fare acquisti, bisogna ottenere un lasciapassare temporaneo mostrando la ricetta firmata da un medico alla porta Sant’Anna. Uno sguardo alla pianta della Città fa sorgere una domanda: con tutto il verde che c’è in Vaticano (quasi metà del territorio), si può passeggiare nei giardini? No. Ma si possono fare visite guidate a pagamento (il biglietto da accesso anche ai Musei Vaticani) di un paio d’ore. E infine la curiosità più strana: agli sportelli bancomat vaticani (la banca vaticana è lo Ior, Istituto per le Opere di Religione) si parla anche in latino, e “per favore, inserire la tessera” si dice Inserito scidulam quaeso.