Fiorenza Sarzanini, Io Donna 29/3/2014, 29 marzo 2014
CARCERI BESTIALI
E’ un viaggio nell’orrore l’ultimo bollettino reso noto dal Sappe, il sindacato di polizia penitenziaria. Perché meglio di ogni petizione o appello racconta che cosa succede nelle carceri e soprattutto quanto è urgente intervenire. Meglio di ogni dibattito parlamentare evidenzia che cosa avviene ogni giorno nelle celle, quanto basso sia ormai il livello di vivibilità.
“Nel 2013 ci sono stati 6.902 atti di autolesionismo, 4.451 dei quali posti in essere da stranieri, 42 suicidi e ben 1.067 tentati suicidi. Sono stati 542 gli stranieri che hanno provato a togliersi la vita in cella e sono stati salvati dagli agenti. Sono stati denunciati 921 ferimenti, 3.803 colluttazioni. Le manifestazioni di protesta contro il sovraffollamento per chiedere provvedimenti di clemenza come l’amnistia o l’indulto, in ogni caso provvedimenti che servano davvero a migliorare le condizioni di vita sono state 768, hanno partecipato 85.066 reclusi”.
Secondo il sindacato è necessario e urgente, oltre alla firma di accordi tra Stati per far scontare nel proprio Paese la pena agli stranieri, “una riforma strutturale della
pena detentiva che ponga al centro l’obbligatorietà del lavoro dei detenuti perché questo alleggerisce certamente la tensione nelle celle e fornisce una concreta possibilità di recupero sociale”.
Servono soldi, ma serve soprattutto un impegno serio del governo perché è inaccettabile che nelle carceri si viva come bestie in un macello.